Il procuratore capo di Imperia interviene sul presunto omaggio che sarebbe stato fatto durante una processione a Ventimiglia, in Liguria, dove risiede il fratello di un mafioso morto alcuni anni fa
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«La Procura era perfettamente informata del servizio che si sarebbe svolto durante la processione, mi hanno riferito e dalle prime informazioni raccolte non risulta alcun inchino». Lo afferma il procuratore di Imperia, Alberto Lari, a proposito del presunto “inchino” alla processione della Madonna di Polsi, che si è svolta, sabato scorso, a Ventimiglia. Il magistrato conferma l'apertura di un fascicolo, senza però la configurazione di una ipotesi di reato.
Tutto nasce dal filmato pubblicato dal referente ligure della Casa della Legalità, Christian Abbondanza, che ha ripreso la processione che si è fermata davanti a Carmelo Palamara, fratello del boss di 'ndrangheta Antonio morto alcuni anni fa. Che il corteo si sia fermato per una sosta tecnica o per altro, non è ancora stato stabilito, ma per Lari se di “inchino” si fosse trattato, i portantini avrebbero dovuto rivolgere, anche in minima parte, la statua verso Palamara. La statua della Madonna, invece, è rimasta sempre orientata in avanti.