Nella striscia quotidiana di Prima della notizia, condotto da Pasquale Motta, è stato ospitato Cataldo Calabretta, avvocato e docente di diritto dell’informazione all’Università della Calabria. Esperto di cronaca nera e giudiziaria, da anni è consulente legale di Raiuno, ha curato e condotto molte rubriche per diverse trasmissioni.

La gestione della pandemia Covid

«È la rappresentazione plastica dello sbando del Governo – afferma Calabretta -, emettere decisioni a notte fonda sapendo perfettamente che molte Regioni possono andare in ordine sparso, non è una bella immagine per l’esecutivo. Chi dovrebbe agire ci dà costantemente la misura dell’inadeguatezza e della superficialità con cui si adottano determinate decisioni».

«Arcuri sostiene che ci sia un piano logistico ed organizzativo efficiente per la vaccinazione, siamo difronte a ad una confusione generale. Non è mai partito il progetto di digitalizzazione – continua il docente universitario -, questo avrebbe consentito di monitorare costantemente. Potremmo puntare il dito contro chi doveva programmare il tutto in previsione della seconda ondata, però è anche vero che registriamo un dato che è quello della mancanza di assunzione di responsabilità, non solo a livello istituzionale, ma soprattutto perché ognuno di noi ha delle colpe».

«Esiste una doppia faccia della stessa medaglia: da una parte c’è la necessita di salvaguardare il diritto alla salute, dall’altra che quello di lasciar vivere la quotidianità a ogni persona normalmente. Sono state disattese le imposizioni anti-Covid e ciò ha creato ingenti danni, come abbiamo verificato nelle nostre comunità. Si è verificato un crollo della democrazia occidentale, dovremmo prendere lezioni da altri paesi dove hanno gestito meglio le situazioni». Conclude, Cataldo Calabretta.

La situazione politica in Calabria

«L’attenzione nei confronti della Calabria sembra sempre diminuire per una serie di motivi, forse dovuta alla mancanza di coesione, di noi calabresi, per poi proporre delle istanze condivise».

«Credo – sostiene Cataldo Calabretta - che il rinvio delle elezioni sia stata una scelta ragionevole, ha fatto bene Spirlì ad ascoltare il Cts. È ovvio che questo slittamento giovi più al centrosinistra, mi auguro che l’idea De Magistris candidato governatore resti solo una suggestione. Spero, invece, che nel centrodestra si possa stabilire chi debba guidare la coalizione. Ritengo che la Lega possa dare un grande contributo al centrodestra calabrese, questo però deve essere fatto con grade senso di responsabilità, non solo dai dirigenti del partito di Salvini, in concerto con gli esponenti degli altri partiti. È arrivato il momento di chiudere il cerchio».