È stato disposto il sequestro della salma dell'uomo di 44 anni che ha perso la vita in un tragico incidente stradale avvenuto ieri sulla statale 106 jonica, all'altezza di Cariati. Secondo quanto ricostruito, la vittima - Salvatore Clemente Amato - era al volante di un'auto rubata e stava cercando di sfuggire ai carabinieri.

Attualmente, la salma di Amato è sotto sequestro mentre gli inquirenti conducono approfondite indagini per comprendere le circostanze esatte dell'incidente. Il corpo dell'uomo è stato trasferito nell'obitorio del presidio ospedaliero Nicola Giannettasio di Rossano.

Un inseguimento ad alta velocità lungo la statale 106 jonica ha portato a un tragico epilogo ieri. Amato sarebbe stato alla guida di un'auto rubata a Taranto. L'inseguimento ha avuto inizio alle porte di Mandatoriccio, quando una gazzella dell'Arma ha intercettato la Opel Corsa guidata dall'uomo. La follie fuga si è sviluppata fino a Cariati, con Amato che avrebbe tentato di sfuggire ai carabinieri con un rischioso slalom tra le auto in circolazione.

Il tutto è culminato in uno scontro con un'altra vettura lungo la statale 106 jonica, nel cuore di Cariati, nei pressi dello svincolo per il porto. Amato è deceduto sul colpo, mentre una giovane donna, alla guida dell'auto travolta, è rimasta gravemente ferita. Si tratta di M.L., chef residente a Corigliano-Rossano, trasportata d'urgenza a Cosenza con fratture agli arti inferiori.

La vittima avrebbe tentato di eludere la presenza dei militari, schivando un posto di blocco e ignorando le sirene che lo seguivano da un tratto. L'inseguimento, iniziato nei pressi di Mandatoriccio, ha visto la vettura di Amato coinvolta in un altro incidente - lieve e con nessuna conseguenza per l'altro veicolo - prima di culminare nella tragedia che ha scosso la statale 106 jonica.