Il circolo cittadino di Fratelli d’Italia ha scritto all’Azienda sanitaria per segnalare lo stato di degrado in cui versa lo stabile dove sono stati immunizzati gli over 80, chiedendo interventi urgenti
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Gravi carenze strutturali, igienico-sanitarie e in materia di sicurezza nei locali dell’Asp a Cotronei. La denuncia arriva dal circolo cittadino di Fratelli d’Italia secondo cui «la situazione di deterioramento è ai limiti dell’indecenza umana».
Struttura fatiscente
In particolare, Francesco Urso neo consigliere comunale FdI e Andrea Guarascio referente del partito nella cittadina, evidenziano che lo stabile di via Catoso risulta «quasi privo di accesso per le persone disabili in quanto la rampa è pericolante ed impedisce gli spostamenti e la fruizione dei servizi». Non solo: «La pavimentazione – scrivono Urso e Guarascio in una nota - risulta essere gravemente compromessa rendendo difficile camminare e sostare nel luogo adiacente l’ingresso».
Problemi di sicurezza
A preoccupare i due esponenti politici, anche «l’assenza di sistemi di allarme, di videosorveglianza e di idonee misure passive quali porte blindate ed inferriate alle finestre», che metterebbe a rischio l’incolumità del personale, non garantendo l’adeguata «sicurezza degli operatori sanitari da potenziali episodi violenti da parte di utenti in stato di agitazione o malintenzionati».
Sede scelta per vaccini
Guarascio si dice «sconcertato riguardo soprattutto la situazione vaccini visto che quest’ultimi sono stati somministrati in questa struttura evidentemente fatiscente e non all’altezza» nonostante il Comune di Cotronei avesse proposto all’Asp l’utilizzo di una palestra comunale. «Abbiamo appreso – si legge ancora nella nota - che poi tale richiesta è stata cestinata in quanto l’Asp di Crotone ha preferito effettuare le inoculazioni presso la struttura di via Catoso a discapito dei poveri anziani che sono stati costretti a vaccinarsi in una struttura pericolante».
Richiesta di intervento
Secondo il circolo di Fratelli d’Italia di Cotronei il problema riguarda «l’intera comunità, dal singolo cittadino al personale che lavora in queste strutture: se per i primi la salute è un diritto allora bisogna dare alla gente la sicurezza di poterlo esercitare, per i secondi invece bisogna riconoscere che non vi è la giusta garanzia in un ambiente di lavoro sicuro».
Urso ha scritto ai dirigenti dell’Asp di Crotone affinché si intervenga «con sollecitudine per eliminare le inefficienze» segnalate, rivendicando «la centralità, l’efficienza e la dignità di un servizio assistenziale di primaria importanza, indispensabile se si vuole veramente offrire al territorio l’opportunità di gestire l’assistenza primaria in modo reale, centrale ed adeguato».