Alla cooperativa era stato revocato l'accreditamento Asp dopo un’ispezione dei Nas di Reggio. Resta da sciogliere il nodo economico
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La Chimera può riaprire. Il Consiglio di Stato ha infatti accolto il ricorso della struttura psichiatrica di Camini annullando il provvedimento del commissario ad acta per la sanità regionale che aveva disposto per la coop di contrada Ellera la revoca dell’accreditamento Asp.
La vicenda ebbe inizio nel 2018 dopo un’ispezione dei Nas di Reggio nella struttura che all’epoca contava su 27 dipendenti, in seguito alla quale fu revocata l’autorizzazione per 10 posti letto. Si aprirono due distinti procedimenti: uno penale a carico della rappresentante legale Maria Di Chiera, concluso con un proscioglimento dalle accuse si truffa e occupazione arbitraria di immobili, l’altro amministrativo con l’accoglimento del ricorso da parte dei giudici del Consiglio di Stato.
«I giudici hanno riconosciuto l’onestà che ci ha sempre contraddistinto – spiega il vicepresidente Giuseppe Zurzolo – grazie a questa sentenza possiamo riprendere a lavorare da subito, a seguito di assunzione di tutta l’equipe medica per assistere i pazienti. Entro un mese speriamo di trovare personale da assumere». Resta tuttavia da sbrogliare il nodo economico della questione. Nonostante le sentenze emesse a favore della cooperativa, nessuna Asp regionale ha ancora liquidato quanto dovuto.
«Ad oggi aspettiamo ancora un milione e 250 mila euro, soldi che servono per pagare gli stipendi arretrati dei nostri ex dipendenti – rimarca Zurzolo - con la speranza di riuscire presto a ricostituire un gruppo di lavoro per riprendere l’attività interrotta dopo dieci anni di esperienza».