Combattimenti sono in corso in quartiere settentrionale della capitale. Il premier ucraino chiede alla Russia di sedersi a un tavolo per porre fine al conflitto
Guerra in Ucraina e danni economici in Europa: dalle sanzioni a Putin conseguenze anche in Italia
Draghi: «Giorni più bui della storia europea, siamo pronti a contribuire con 1400 militari»
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Secondo giorno di guerra in Ucraina. Poco prima delle 7 ora locale (le 6 in Italia) sono suonate le sirene degli allarmi antiaereo a Kiev e a Leopoli, nell'ovest del Paese. La capitale ucraina prima dell'alba è stata colpita da un attacco «con missili cruise o balistici», ha detto il consigliere del ministero dell'Interno Anton Gerashchenko. Combattimenti sono in corso in quartiere settentrionale di Kiev, Oblonsky.
23.37 - Zelensky: «Stanotte attaccheranno Kiev»
«Questa notte lanceranno un assalto. Il nemico userà tutto il suo potere su tutti i fronti per spezzare la nostra difesa. Adesso si decide il destino dell'Ucraina». Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo discorso alla nazione in video diffuso sui canali Telegram.
22.55 - Zelensky pronto a trattare con Putin
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si dice pronto a parlare di cessate il fuoco e pace. Lo riferisce Skynews citando un portavoce del presidente e ricordando che Zelensky aveva rifiutato in precedenza la proposta di incontrare Vladimir Putin a Minsk. Gli ucraini avevano proposto che l'incontro si tenesse in Polonia. Secondo le agenzie di stampa russe, sarebbero in corso discussioni sulla data e il luogo di un eventuale incontro.
22.10 - Guerra in Ucraina, talebani «preoccupati per i civili»
«Preoccupazione» per i civili in Ucraina arriva dai Talebani, che dallo scorso agosto sono di nuovo padroni dell'Afghanistan e che ora chiedono «moderazione» a «tutte la parti». I Talebani ritengono ci sia una «possibilità reale» di vittime civili nel conflitto e hanno chiesto protezione per «studenti e migranti» afghani in Ucraina.
Le autorità di fatto dell'Afghanistan rivendicano una «politica estera neutrale», non criticano «l'operazione militare speciale» annunciata da Vladimir Putin e confidano che la "crisi" attuale possa risolversi «tramite il dialogo e in modo pacifico».
21.10 -Il sindaco di Kiev: «Notte sarà difficile»
«Potenti esplosioni» sono state avvertite a Kiev. Lo riportano la Bbc e Sky News parlando di colpi di artiglieria e spari nella parte occidentale della capitale ucraina. Sky News segnala che il pomeriggio era stato relativamente tranquillo. Secondo quanto scrivono su Telegram le autorità della capitale ucraina, il comune di Kiev ha chiesto ai cittadini di andare «urgentemente nei rifugi!».
Sui social il sindaco della capitale ucraina Vitalij Klitschko afferma che «cinque esplosioni si sono verificate con un intervallo di 3-5 minuti» vicino alla centrale elettrica CHP-6 che alimenta Kiev. Il sindaco scrive che la «situazione al momento è minacciosa». La prossima notte «sarà molto difficile» aggiunge spiegando però di non voler «esagerare» con i timori per la tenuta della difesa. Uno dei pericoli principali, spiega, con "le truppe russe vicine alla capitale" è rappresentato dai «gruppi di sabotatori».
19.40 - La Nato condanna la Russia
Vladimir Putin ha commesso "un terribile errore" ordinando l'invasione dell'Ucraina e la Russia pagherà "un prezzo severo sia economico che politico" per la guerra innescata. La Nato condanna "nei termini più decisi possibili" l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia resa possibile dalla Bielorussia e sollecita Mosca a «cessare immediatamente il suo assalto militare, a ritirare tutte le sue forze dall'Ucraina e di fare marcia indietro sulla strada dell'aggressione che ha scelto», si legge nel comunicato finale dopo l'odierno vertice dell'Alleanza.
18.40 - Zelensky: «Siamo qui. Siamo a Kiev»
Il presidente ucraino Zelensky diffonde su Telegram un nuovo video girato all'aperto, in una delle strade della capitale, vicino a quello che sembra il palazzo che ospita il governo ucraino. Insieme a lui anche alcuni esponenti del governo, a iniziare dal primo ministro Denys Šmihal, tutti in mimetica. Un video quasi per smentire le voci sui media russi secondo cui era fuggito. «Siamo qui. Siamo a Kiev. Difendiamo l'Ucraina», dice nella breve clip.
16.45 - Putin all'esercito ucraino: «Prendete il potere a Kiev»
Guerra in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto all'esercito ucraino di prendere il potere a Kiev, definendo le autorità ucraine «una banda di drogati e neonazisti». «Prendete il potere nelle vostre mani. Sarà più facile per noi negoziare con voi che con questa banda di tossicodipendenti e neonazisti che si è stabilita a Kiev e ha preso l'intero popolo ucraino in ostaggio», ha detto Putin rivolgendosi alle forze armate di Kiev nel corso di un intervento pronunciato a una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale russo. «Esorto l'esercito ucraino a non permettere che civili e individui vengano usati come scudi umani» ha detto ancora il presidente russo.
16.05 - Il sindaco di Kiev: «Fate scorta di acqua e cibo»
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha chiesto agli abitanti della capitale ucraina di fare scorte di acqua, generi alimentari e beni di prima necessità. «Fate scorte di acqua, cibo e beni di prima necessità - ha detto in dichiarazioni riportate da Ukrinform - Preparate vestiti caldi e coperte da portare nei rifugi».
15.00 - Macron: «Ho parlato con Putin, ho chiesto la fine dei combattimenti»
14.46 - Il ministero della Difesa russo: «Abbiamo circondato la città di Cernihiv»
Il ministero russo della Difesa afferma di aver circondato la città di Cernihiv, 150 km a nord di Kiev. «Il blocco di Cernihiv, è stato completato», ha detto il portavoce Igor Konashenkov, citato dall'agenzia Interfax e rilanciato dalla Bbc. Capoluogo dell'omonimo oblast, Cernihiv è un'antica città del nord dell'Ucraina, non lontana dal confine bielorusso, che conta circa 300mila abitanti.
14.30 - Zelensky: «La Svezia fornisce assistenza militare, tecnica e umanitaria all'Ucraina»
«La Svezia fornisce assistenza militare, tecnica e umanitaria all'Ucraina. Grato a Magdalena Andersson per il suo supporto efficace. Costruire insieme una coalizione anti-Putin!». Scrive su Twitter il presidente ucraino Zelensky.
14.26 - «Radiazioni di Chernobyl hanno superato i livelli di controllo»
Le autorità ucraine avvisano che i livelli di radiazioni nella zona che circonda la centrale nucleare di Chernobyl hanno superato i livelli di controllo. Questo mentre i militari russi, che hanno occupato l'area e, secondo quanto denunciato la notte scorsa dalla Casa Bianca preso in ostaggio lo staff della centrale, affermano che i livelli di radiazione rimangono "normali". «I livelli di controllo delle quantità di radiazioni gamma nella zona di esclusione sono stati superati», si legge in una dichiarazione diffusa oggi dal l'Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare dell'Ucraina. Secondo gli esperti questo è «connesso ai movimenti sul terreno di una grande numero di mezzi militari dotati di strumentazioni radio attraverso la zona di esclusione e l'aumento dell'inquinamento atmosferico». Il comunicato conclude, comunque, «che le condizioni nell'impianto di Chernobyl ed altre strutture non sono cambiate». La zona di esclusione di Chernobyl è un'area di 2600 chilometri quadrati di foreste intorno all'impianto teatro del famoso incidente nucleare del 1986, che si trova tra il confine tra la Bielorussia e l'Ucraina e Kiev.
14.21 - L'ambasciatore russo incontra Papa Francesco
Papa Francesco, nel corso della visita all’ambasciatore russo in Vaticano, ha espresso grande preoccupazione per la situazione umanitaria in Ucraina e ha esortato a prendersi cura delle persone, particolarmente dei bambini e degli ammalati. Lo ha detto a Ria Novosti l'ambasciatore russo in Vaticano Alexander Avdeev. «La situazione umanitaria in Ucraina è stata al centro del dialogo. Papa Francesco ha espresso grande preoccupazione per la situazione dell'intera popolazione, sia nel Donbass che in altre aree, e ha esortato a prendersi cura dei bambini, prendersi cura dei malati e dei sofferenti, prendersi cura delle persone. Secondo lui, questo è il principale obiettivo cristiano», ha detto Avdeev.
14.11 - Cremlino: «Russia pronta a negoziare con L'Ucraina»
La Russia è pronta ad accogliere l'appello del presidente Volodymyr Zelensky inviando una delegazione a Minsk, in Bielorussia, per trattare con il governo ucraino. Lo riportano i media russi, riferendo che il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha annunciato che una delegazione composta da funzionari del ministero degli Esteri e della Difesa potrebbe essere inviata a Minsk.
13.20 - Il presidente ucraino Zelensky torna a chiedere Putin di negoziare
Dopo l'inizio della guerra in Ucraina, il presidente ucraino Voldymyr Zelensky torna a chiedere alla Russia e al suo presidente Vladimir Putin di negoziare. In nuovo videomessaggio, Zelensky ha detto: «Voglio fare appello ancora una volta al presidente della Federazione russa perché si sieda al tavolo del negoziato e fermi la morte delle persone».
13.15 - Incontro tra Letta e l'ambasciatore ucraino in Italia
13.00 - Zelensky: «Cercherò di spostare il programma di guerra per parlare con Draghi»
«Oggi alle 10:30 agli ingressi di Chernihiv, Hostomel e Melitopol ci sono stati pesanti combattimenti. Le persone sono morte. La prossima volta cercherò di spostare il programma di guerra per parlare con Mario Draghi in un momento specifico. Nel frattempo, l'Ucraina continua a lottare per il suo popolo». Scrive su Twitter il presidente ucraino Zelensky.
«Il presidente ucraino è nascosto in qualche parte di Kiev. Ha detto che lui non ha più tempo, che l’Ucraina non ha più tempo, che lui e la sua famiglia sono l’obiettivo delle forze di invasione russa. È stato un momento drammatico che ha colpito tutti i partecipanti al Consiglio europeo». È quanto ha detto il premier Draghi durante il suo discorso alla Camera. Zelensky ha dovuto rimandare un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio italiano per impegni di guerra.
12.30 - Il ministro degli Esteri russo Lavrov: «Pronti a negoziare se l'Ucraina depone le armi»
La Russia è pronta a negoziare se l'Ucraina «depone le armi». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di un punto stampa. «Siamo pronti per i negoziati, in qualsiasi momento, non appena le forze armate ucraine ascolteranno la nostra richiesta e deporranno le armi», ha detto Lavrov all'indomani dell'inizio dell'offensiva russa in Ucraina.
12.20 - Tutte le partite di Serie A inizieranno con 5 minuti di ritardo in segno di protesto contro la guerra in Ucraina
11.45 - Zelensky: «La pressione e le sanzioni alla Russia devono aumentare»
«Non tutte le possibilità di sanzioni sono state ancora esaurite. La pressione sulla Russia deve aumentare. Ho detto questo a Ursula Von der Leyen. Sono grato al presidente per la sua decisione sull'assistenza finanziaria aggiuntiva». Scrive su Twitter il presidente ucraino Zelensky.
11.30 - Draghi: «Pronti a intervenire per calmierare ulteriormente il prezzo dell'energia»
Il Governo italiano «è pronto a intervenire per calmierare ulteriormente il prezzo dell'energia, ove questo fosse necessario. È necessario». Lo ha detto il premier Mario Draghi, in un passaggio del suo intervento in Aula alla Camera sul conflitto in Ucraina.
11.10 - La Uefa ha deciso di spostare la finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi
10.49 - Il premier italiano Draghi riferisce in Aula alla Camera sulla crisi Ucraina
10.43 - Spari vicino agli edifici del governo ucraino
10.30 - Letta: «Oggi mi aspetto un Parlamento unito da destra e sinistra»
«Oggi, di fronte al presidente Draghi, mi aspetto un Parlamento unito, da destra e sinistra. Uniti nel no alla violenza di Putin. Uniti nella difesa della democrazia, della libertà, dei valori europei. Per l’#UcrainaLibera». Lo scrive su Twitter Enrico Letta.
10.20 - Russia: «Preso controllo centrale Chernobyl»
La Russia, nel secondo giorno di guerra in Ucraina dopo l'inizio dell'invasione, controlla l'area della centrale di Chernobyl. «Ieri unità delle forze aviotrasportate russe hanno preso il pieno controllo del territorio nell'area della centrale nucleare di Chernobyl», ha detto il generale russo Igor Konashenkov in dichiarazioni riportate stamani da Sputnik in cui ha parlato di un «accordo con un battaglione distinto a difesa dell'impianto nucleare dell'Ucraina sulla sicurezza congiunta delle unità e del sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl». L'agenzia atomica internazionale (Aiea) ha espresso preoccupazione per l'occupazione da parte delle forze russe dell'impianto nucleare di Chernobyl: «L'Aiea sta seguendo la situazione in Ucraina con grande preoccupazione e fa appello per la massima moderazione per evitare ogni azione che possa mettere a rischio le strutture nucleari del Paese».
9.49 - «Le forze russe sono entrate nel distretto di Obolon a Kiev»
«Le forze russe sono entrate nel distretto di Obolon a Kiev», a circa 10 chilometri dal centro della capitale ucraina. È quanto si legge in un tweet di Kyiv Independent, secondo cui ci sono combattimenti con i militari ucraini e il ministero della Difesa chiede agli abitanti di rimanere in casa. Il ministero ha invitato i civili a resistere, chiedendo di «informare su movimenti di truppe, preparare molotov e neutralizzare il nemico».
9.45 - Il viceministro della Difesa ucraino Malyar: «Le forze militari russe muovono ad alta velocità verso il centro di Kiev»
9.42 - Bombe su una scuola a Donetsk: morti due insegnati
Due insegnanti sono stati uccisi da un bombardamento su una scuola a Gorlovka, nell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo rende noto il sindaco della città, Ivan Prikhodko. "Due insegnanti - le sue parole su Telegram - sono stati uccisi in un attacco alla scuola numero 50". Prikhodko ha aggiunto che c'e' anche una persona ferita.
9.37 - Salvini: «I governi imposti con le bombe non vanno riconosciuti»
«I governi imposti con le bombe non vanno riconosciuto ma l'Occidente deve ritrovare la sua anima, perchè le continue fughe e negazioni della nostra identità non pagano...». Lo ha detto Matteo Salvini a Radio anch'io.
9.32 - I cittadini di Kiev si sono rifugiati nella metropolitana
9.30 - Tre missili russi intercettati in volo
8.47 - Il presidente ucraino Zelenskyj: «Ho sentito Johnson. Abbiamo bisogno più che mai del supporto dei partner»
«Ho sentito Boris Johnson. Denunciato sulla difesa dell'Ucraina e sugli insidiosi attacchi a Kiev da parte dell'aggressore. Oggi l'Ucraina bisogno più che mai del supporto dei partner. Chiediamo una reazione efficace alla Federazione Russa. Le sanzioni devono essere ulteriormente rafforzate».
8.45 - Combattimenti a nord di Kiev
Combattimenti sono in corso a nord di Kiev. Lo annuncia l'esercito ucraino.
Il drammatico messaggio di Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che dall'inizio dell'invasione russa 137 militari ucraini sono stati uccisi e 316 sono rimasti feriti. «Purtroppo, secondo le stime preliminari oggi abbiamo perso 137 nostri eroi, inclusi 10 ufficiali; 316 sono rimasti feriti», ha detto Zelensky sul suo canale Telegram.
«Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, ma io resto qui», ha quindi annunciato, secondo quanto riporta il Kyiv Independent, il presidente ucraino. Zelensky ha spiegato che resterà a Kiev e che anche la sua famiglia non lascerà l'Ucraina. «Anche se la Russia - ha aggiunto - mi ha identificato come obiettivo numero uno e i miei familiari come obiettivo numero due. Il destino del Paese - ha concluso - dipende dai nostri soldati e dal nostro popolo».
L'Ucraina «è stata lasciata sola» a combattere la Russia, afferma Zelensky chiedendosi polemicamente: «Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all'Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura», ha detto in un video pubblicato sul sito della presidenza ucraina.
Le forze russe «hanno già perso circa 800 uomini»
Le forze russe «hanno già perso circa 800 uomini», secondo il ministero della Difesa ucraino. «Le perdite per la Russia includono anche sette aerei, sei elicotteri, 130 veicoli corazzati da combattimento e oltre 30 carri armati», ha aggiunto il dicastero citato dal sito di notizie ucraino Kyiv Independent.
Usa pronti ad accogliere profughi
Gli Usa sono pronti ad accettare profughi ucraini che fuggono dall'Ucraina: lo ha detto Jen Psaki. La portavoce della Casa Bianca ha aggiunto che le truppe americane aiuteranno i Paesi europei a trasportare i rifugiati.
LA CRONACA DELLA GIORNATA DI IERI 24 FEBBRAIO