La Procura di Catanzaro ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per far luce sul decesso di Cesarina Antonia Muto, imprenditrice 58enne di Isola Capo Rizzuto, deceduta il 29 settembre scorso all’ospedale di Catanzaro, dove si trovava ricoverata a seguito delle gravi ferite riportate nell’incidente stradale avvenuto il 16 settembre scorso sulla strada statale 106, in località Sant’Anna, nel Crotonese.

Lo rende noto Studio3A-Valore, la società in cui opera Giuseppe Cilidonio, il consulente legale al quale si sono affidati i familiari della vittima, che lascia un marito e tre figli. Il procedimento penale è stato aperto «al momento non per omicidio stradale bensì per omicidio colposo in ambito sanitario: essendo infatti intercorsi diversi giorni tra l’incidente e la morte, l’autorità giudiziaria vuole prima escludere qualsiasi responsabilità di carattere medico per poi concentrarsi su quelle, in ogni caso preminenti, dell’automobilista di controparte» spiega la società in un nota.

L’auto condotta dalla donna si era scontrata frontalmente con un’altra vettura, alla cui guida c'era un uomo (rimasto anch'egli ferito), che stava viaggiando nel senso opposto di marcia. Nell’impatto, i due mezzi sono andati distrutti e per estrarre gli occupanti dalle lamiere erano intervenuti i vigili del fuoco. Le condizioni della 58enne erano apparse subito molto gravi, riportando svariate fratture, tra cui quella del bacino, ed emorragie interne. Condotta in ambulanza all’ospedale di Crotone, era stata poi trasferita nel nosocomio di Catanzaro, dove è rimasta ricoverata 13 giorni, subendo diversi interventi chirurgici. Il 29 settembre però è deceduta.

Il sostituto procuratore di Catanzaro, Anna Chiara Reale, ha così aperto un fascicolo e disposto l’autopsia che è stata eseguita oggi. I funerali della donna si svolgeranno giovedì 7 ottobre, alle 16.30, nella chiesa cristiana evangelica di Isola Capo Rizzuto.