I fatti sono accaduti a Gasperina. L'imprenditore edile, un 62enne, rischia l'arresto fino a sei mesi o l'ammenda da 2.500 a 6.400 euro
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
A Gasperina, in provincia di Catanzaro, sono stati fermati i lavori di un cantiere edile per irregolarità sulla sicurezza dei lavoratori. Gravi le contestazioni che hanno elevato i Carabinieri al titolare dell’impresa, che rischia l’arresto fino a sei mesi, durante i controlli al fine di verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.
I Carabinieri del luogo, con il supporto del personale specializzato del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro (Nil) e del personale civile dell’Ispettorato territoriale del lavoro del capoluogo, hanno effettuato un controllo al citato cantiere per lavori di consolidamento e risanamento ambientale della strada comunale e parte del cimitero di Gasperina, rilevando la commissione di diverse irregolarità nei lavori di splateamento e sbancamento in itinere nonché il mancato rispetto dell’inclinazione prevista delle fronti di attacco delle pareti dell’invaso, in relazione alla natura del terreno al fine di impedire franamenti.
Inoltre, era inesistente la recinzione dell’area di cantiere fondamentale per l’incolumità pubblica, insomma il tutto in netto contrasto con le norme sulla sicurezza del lavoro. Immediata la sospensione dell’attività di cantiere per le gravi infrazioni riscontrate e al titolare dell’impresa, un 62enne della zona, è stato prescritto di procedere alla messa in sicurezza dell’area interessata. L’imprenditore edile, denunciato alla competente Autorità Giudiziaria, rischia l’arresto fino a sei mesi o l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro come previsto dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008 nr.81 (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro).