I tecnici di Palazzo di Vetro avevano posto un importo a base d'asta inesatto. Dopo le denunce dell'associazione classificata seconda è arrivato il provvedimento dell'Anac
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
È stata notificata nei giorni scorsi alla Provincia di Catanzaro una diffida ad adempiere, sulla scorta delle censure che l'Autorità nazionale anticorruzione aveva mosso nei confronti dell'operato dei tecnici di Palazzo di Vetro nell'istruzione della gara d'appalto per l'affidamento del servizio di gestione della piscina interna al complesso sportivo Poli Giovino, appaltata all'associazione sportiva Calabria Swim Race.
In particolare, l'Anac aveva rilevato che l'importo posto a base d'asta dalla Provincia per la gara fosse inesatto. «Difatti, per la determinazione di tale importo sarebbe stato assunto il valore del fatturato storico per l'anno 2016 (235mila euro) comunicato all'amministrazione dal gestore uscente del servizio Asd Calabria Swim Race. Dato che, tuttavia, non corrisponde al totale dei ricavi dell'impresa rinvenibile nel bilancio consolidato per lo stesso anno (295mila euro)».
Da qui le censure: «L'ufficio ha già opinato che l'inesatta determinazione, al ribasso, del valore del contratto in generale può avere effetti negativi sulla concorrenza, in quanto, può indurre l'operatore economico potenzialmente interessato o a non presentare offerta ove non individui margini di remuneratività dell'operazione o a presentare offerte economiche più timide; nonchè sulla par conditio creando una disparità informativa suscettibile di creare un vantaggio competitivo a favore del gestore uscente che, il quale è l'unico che conosce il reale valore della prestazione in appalto e può calibrare l'offerta in base ad esso».
Su questa scorta l'associazione Catanzaro Nuoto, rappresentata dall'avvocato Antonio Lomonaco, classificata seconda alla gara d'appalto ha notificato una diffida alla Provincia per sollecitarla ad assumere tempestivamente ogni conseguente determinazione in aderenza alle criticità rappresentate dall'Autorità anticorruzione.
Luana Costa