Notte di fuoco

Intimidazione all’emittente Video Calabria, incendiata l’auto aziendale a Crotone: indagini in corso

Da chiarire se quanto accaduto sia legato all'operato della redazione o all'impegno politico dell'editore Gaetano, consulente esterno del governatore Occhiuto. I giornalisti: «Avanti a testa alta» 

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di Redazione Cronaca
22 luglio 2024
09:20
Auto incendiata, foto ansa
Auto incendiata, foto ansa

Ignoti hanno incendiato l'auto aziendale dell'emittente televisiva Video Calabria parcheggiata sotto la sede dell'emittente nella centralissima via Sculco, a Crotone. L'allarme è stato dato poco dopo l'una. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Crotone il cui lavoro ha evitato che le fiamme raggiungessero il serbatoio dell'auto causando una esplosione che sarebbe stata pericolosa perché la strada è molto stretta e l'auto era parcheggiata poco lontano dalle case e da un ristorante. La vettura, una Dr, è utilizzata da giornalisti, cameraman e tecnici per spostarsi per i servizi televisivi.

L'editore dell'emittente, Salvatore Gaetano, ha sporto denuncia agli agenti della Questura che per identificare i colpevoli stanno verificando l'eventuale presenza di immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza della zona. Da chiarire i motivi dell'intimidazione e se essa sia legata all'operato della redazione giornalistica o all'impegno politico dell'editore che è un consulente esterno del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto


«Il nostro lavoro proseguirà»

«Resta l'amaro in bocca - si legge nell'articolo apparso sul sito internet TGCal24 di Video Calabria - poiché non si riesce a capire chi possa/no essere i/il mandanti/e, e soprattutto il motivo alla base dell'intimidazione. A chi possiamo aver 'pestato' i piedi per ricevere un regalo del genere? È una intimidazione, chiara, a Video Calabria poiché ad andare in fiamme è stato un mezzo aziendale, che usiamo noi giornalisti per le uscite, insieme ai nostri videomaker e non un'auto privata».

Video Calabria era stata oggetto di intimidazioni soprattutto tra il 1987 ed il 1988 quando vennero fatte esplodere tredici bombe alla sede dell'emittente ed all'indirizzo del fondatore e allora editore Elio Riga. «Il nostro lavoro - si legge ancora sul sito - proseguirà come sempre a schiena dritta ed a testa alta, con la guida dell'editore Salvatore Gaetano e del direttore generale Christian Gaetano, nonché di tutta la famiglia Riga che ha dato vita a questo gruppo imprenditoriale più di 45 anni fa grazie ad Elio Riga e proseguito da Gianfranco Riga. Se le bombe dell'87/88 non ci hanno fermato, non ci fermerà nemmeno questo 'incidente di percorso'».

L’editore: «Atto diretto all’azienda»

«Non riesco ad immaginare che qualcuno possa, nel ventunesimo secolo, attentare attraverso l'incendio ad una autovettura al lavoro delle venti persone che operano su video Calabria non solo quindi quelle dell'editore e della famiglia Riga proprietaria della televisione». Lo ha detto Salvatore Gaetano, editore di Video Calabria, commentando l'intimidazione subita la notte scorsa.

«Qualche balordo, evidentemente ce ne sono tanti in giro - ha aggiunto - ha pensato bene di mettere fuoco alla nostra auto. È evidente che è un atto indirizzato alla televisione perché l'auto è dell'azienda, di Video Calabria, era parcheggiata in uno stallo destinato alle auto di Video Calabria concesso dal Comune qualche mese fa. È evidente non è stato rivolto ad alcuno di noi, non è una cosa personale perché altrimenti avrebbero messo fuoco alle auto personali».

Gaetano ha sottolineato la difficoltà di capire la matrice del gesto: «Onestamente stento ad immaginare o a pensare a qualcuno o a qualcosa perché le attività che portiamo avanti sono sotto la luce del sole. Sono attività pulite, tranquille, non rivolte sicuramente a denigrare o attaccare nessuno per cui non riesco a capire. Abbiamo sei giornalisti che quotidianamente svolgono attività non solo di giudiziaria, ma anche di promozione e di valorizzazione. Quindi ritengo che sia da escludere ecco che ci possa essere qualcosa legato all'attività dei nostri giornalisti». Secondo Salvatore Gaetano nella vicenda non c'entra neppure il suo impegno politico quale consulente esterno per il presidente della Regione, Roberto Occhiuto. «Quello - ha detto - è un impegno rivolto ad attività che il Presidente della Regione Calabria di tanto in tanto mi affida, ma rivolte specificatamente diciamo ad attività legate a progetti strategici di comunicazione. Quindi ritengo che non ci siano legami: però tutto è possibile ormai». Riguardo all'individuazione degli autori dell'intimidazione, l'editore di Video Calabria ha ribadito la massima fiducia nella polizia: «Piazza Pitagora avrà, credo, qualcosa come 1000 telecamere poste in ogni angolo. Quindi non capisco come questi soggetti, che si vedono dalle immagini delle telecamere muoversi attorno alla macchina e mettervi fuoco, abbiano pensato di poter sfuggire. Hanno lasciato anche delle bottiglie. Ci penseranno la magistratura, ma soprattutto gli uomini della Questura che già da stanotte erano al lavoro».

Occhiuto: «Vile atto intimidatorio, piena solidarietà» 

Il governatore Roberto Occhiuto ha espresso vicinanza e piena solidarietà «ai giornalisti, ai cameraman e ai tecnici dell’emittente televisiva ‘Video Calabria’, e all’editore Salvatore Gaetano, consulente esterno della Presidenza della Regione, per il vile atto intimidatorio subito».

«Non è accettabile – spiega il presidente della Regione - che si utilizzi qualsiasi forma di minaccia o violenza per colpire chi è impegnato quotidianamente a fare buona informazione e a raccontare con professionalità ed equilibrio le vicende della nostra terra. Sono certo che la squadra di ‘Video Calabria’ non si lascerà intimorire ma proseguirà con più determinazione nella sua attività a servizio della collettività. Auspico che venga fatta al più presto piena luce sugli autori di questo detestabile gesto». 

Fiorita: «Ferma condanna del gesto»

«Esprimo tutta la mia viva e sincera solidarietà, insieme con quella della Città Capoluogo, a Video Calabria, al suo editore, ai suoi giornalisti e a tutti coloro che vi lavorano, per la vile intimidazione subita. La testata è parte integrante della migliore storia del giornalismo calabrese e questo ci dà la certezza che nulla cambierà nel servizio che essa rende quotidianamente alla regione e all’opinione pubblica. Resta netta la condanna del gesto e la spinta che ne viene a fare ciascuno ogni giorno la propria parte affinché si comprenda che non esiste alternativa alla legalità e al rispetto delle regole». Così, in una nota, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita. 

Camera di commercio: «Attacco alla democrazia»

Il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo, esprime piena solidarietà all’emittente televisiva crotonese Video Calabria. «La notizia del vile atto intimidatorio ci rattrista e ci riempie di rabbia» scrive il presidente dell’ente camerale in relazione al danneggiamento di un’auto parcheggiata sotto la sede aziendale. «La stampa è presidio di libertà e garanzia di accesso ai cittadini all’informazione. L’incendio scoppiato sotto la sede dell’emittente televisiva rappresenta quindi un attacco alla democrazia, oltre che un atto riprovevole contro una squadra che quotidianamente lavora per offrire ai calabresi una informazione completa e di qualità. Condanniamo il deprecabile gesto e ci stringiamo attorno all’editore Salvatore Gaetano e a tutti i giornalisti del gruppo, invitandoli ad andare avanti».

La solidarietà di Confcommercio Calabria Centrale

Confcommercio Calabria Centrale esprime la propria solidarietà ai giornalisti, i tecnici, all’editore di Video Calabria Salvatore Gaetano e alla famiglia Riga per il vile atto intimidatorio di cui l’emittente è stata vittima questa notte a Crotone.

«Le fiamme che hanno avvolto l’auto aziendale parlano il linguaggio vessatorio contro il quale la Confcommercio da tempo è impegnata.  Condanniamo fermamente chi mina a intimidire le aziende e le realtà che lavorano, specie in un territorio già di per sé aspro. 

Siamo certi che il gruppo di Video Calabria non si lascerà intimidire o piegare da quanto loro accaduto e che continuerà a lavorare per raccontare Crotone e la Calabria come fa da oltre trent’anni senza piegarsi a logiche minatori».

 

 

 

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