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Nella giornata di ieri, malviventi hanno attuato un’azione intimidatoria ai danni del sindaco di Bruzzano Zeffirio, Francesco Cuzzola. Il primo cittadino ha subìto il taglio di quattrocento alberi di bergamotto.
Sulla vicenda hanno nell’immediatezza avviato le indagini i carabinieri che, riguardo il movente, non escludono alcuna ipotesi. “Un’inquietante tempistica”, aveva commentato, nell’immediatezza dell’accaduto Nicola Irto, presidente del Consiglio regionale. Alcune ore prima del fatto si era svolta a Bruzzano Zeffirio una cerimonia nel corso della quale il primo cittadino Cuzzola aveva conferito la cittadinanza onoraria all’Arma dei carabinieri per l’attività di soccorso e sostegno ai cittadini svolta in occasione dell’alluvione del 2015.
Ai tanti attestati di solidarietà, s’aggiunge quello del presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro: «Al sindaco e ai cittadini di Bruzzano esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza convinti che bisogna insistere con tenacia su percorsi di legalità e giustizia. Da questo ulteriore grave atto commesso ai danni degli amministratori pubblici dobbiamo moltiplicare l’impegno, contro metodi mafiosi che vogliono condizionare la vita pubblica ponendola in un vincolo di assoggettamento e di omertà ostacolando e impedendo processi di crescita e coesione nella nostra regione. Sradicare oggi questa zizzania è un imperativo. Il bergamotto sarà sicuramente ripiantato – conclude Molinaro - e ogni pianta messa a dimora porti il nome di ognuno dei 409 comuni calabresi, quante sono le piante tagliate, un segno immediato, e una visibile azione di contrasto ma anche di speranza di tutta la regione».