L’auto di un maresciallo dell’Arma è stata crivellati di colpi mentre era parcheggiata nei pressi della caserma. Gli esponenti dei vari partiti esprimono sdegno e preoccupazione
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Cominciano a giungere nelle redazioni le reazioni della politica al clamoroso gesto di sfida contro lo Stato che si è consumato a Cetraro, dove questa notte l’auto di un maresciallo dei carabinieri parcheggiata sotto la caserma è stata crivellata a colpi di pistola.
Irto: «Ferita coscienza democratica dei calabresi»
«Un fatto grave, che riporta la città di Cetraro indietro di 15 anni. L’intimidazione al maresciallo dell’Arma Orlando d’Ambrosio è l'indicatore di una situazione allarmante che non può e non deve passare inosservata». Così Nicola Irto, candidato alla presidenza della Regione, commenta l’atto intimidatorio avvenuto nel centro del Tirreno cosentino.
«Si tratta - continua Nicola Irto - di un atto di violenza che ferisce la coscienza democratica della cittadina di Cetraro, dei calabresi e di tutti coloro che credono nei valori e nei principi della legalità, della convivenza civile e della verità. La risposta delle istituzioni, a tutti i livelli, deve essere forte e chiara, specie in questa area già tristemente nota per le sue infiltrazioni mafiose dove deve sentirsi di più la presenza dello Stato».
E conclude: «Ritengo, da questo punto di vista, che l’apertura della nuova caserma dei carabinieri bloccata per ritardi amministrativi, che eleverà Cetraro a tenenza, non sia più rinviabile. Voglio testimoniare tutta la mia vicinanza e considerazione all’Arma dei Carabinieri ed a tutti i cittadini di Cetraro, che porto nel cuore. La criminalità organizzata prolifera dove attecchisce la paura. Noi non abbiamo paura».
Bevacqua: «Siamo sdegnati»
«Esprimo tutto il mio sdegno per il grave atto intimidatorio verificatosi a Cetraro nei confronti del maresciallo dei carabinieri Orlando D’Ambrosio. È semplicemente ignobile che vili ignoti abbiano sparato contro la sua auto in sosta neo pressi della caserma. La mia totale solidarietà e vicinanza al militare all'Arma dei Carabinieri. L’intimidazione non deve restare impunita. Confido che gli organi inquirenti possano assicurare al più presto alla giustizia i responsabili». Questa la dichiarazione del capogruppo Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua, che aggiunge: «L’Arma è parte integrante del nostro tessuto democratico, della sicurezza dei nostri territori e della vita delle nostre comunità. Non c’è e non ci può essere spazio per chi l’aggredisce».
Magorno: «La Calabria è con chi difende la legalità»
Sul gravissimo atto intimidatorio è intervenuto anche il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno: «La Calabria che vale è con le persone che operano per la legalità. Tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno al maresciallo Orlando D'Ambrosio e all’Arma dei carabinieri».
Aieta: «Il Consiglio comunale si mobiliti»
«L’atto intimidatorio rivolto ai danni del maresciallo dei carabinieri Orlando d’Ambrosio rappresenta un attacco a tutta la comunità di Cetraro». È quanto dichiara il consigliere regionale e comunale Giuseppe Aieta, a nome del coordinamento politico di Patto per il futuro.
«Oltre ad esprimere la totale ed incondizionata solidarietà al maresciallo e a tutta l’arma dei carabinieri - continua Aieta in una nota - in qualità di gruppo consiliare riteniamo urgente e non più rinviabile una discussione approfondita in Consiglio comunale affinché si prenda atto di una situazione che riporta indietro la città nonostante gli sforzi degli ultimi 15 anni. Riteniamo non più rinviabile, alla luce di quanto accaduto, la soluzione della caserma dei carabinieri già realizzata e pronta per accogliere i militari dell’arma ed elevare Cetraro a tenenza. L’attacco allo Stato di questa sera rappresenta un ulteriore atto criminale che rende necessaria una reazione delle istituzioni nazionali rispetto ad una città che faticosamente sta tentando di affrancarsi dai tentacoli della malavita. Il lavoro encomiabile delle forze dell’ordine nella nostra città rappresenta un patrimonio di tutta la comunità che anela a liberarsi definitivamente dalle sacche di criminalità che ne offendono e mortificano la storia gloriosa. La dimensione emotiva che in queste ore sta vivendo il Maresciallo d’Ambrosio è la medesima che vive un’intera comunità e di cui noi rappresentanti delle istituzioni siamo interpreti fedeli e rigorosi. Come sempre é accaduto nella storia cittadina le istituzioni saranno unite e metteranno da parte ogni divisione politica per garantire ai cittadini libertà e serenità».
Mangialavori: «Serve reazione immediata»
«L’intimidazione ai danni del maresciallo di Cetraro, Orlando D’Ambrosio, è un fatto inquietante che impone una reazione immediata da parte delle istituzioni democratiche».
Lo afferma il coordinatore regionale di Forza Italia Calabria e componente della commissione parlamentare Antimafia, Giuseppe Mangialavori.
«I cinque colpi di pistola contro l’auto privata del maresciallo D’Ambrosio - aggiunge Mangialavori - non sono solo una inaccettabile minaccia a un militare dell’Arma, ma potrebbero rappresentare anche il tentativo, da parte della criminalità organizzata, di alzare ulteriormente il livello dello scontro, quasi a voler ingaggiare una lotta contro lo Stato».
«Bisogna, dunque - conclude -, fare luce al più presto su questo atto vile e, al tempo stesso, analizzare a fondo il contesto generale, in modo da prevenire possibili nuovi attacchi mafiosi contro uomini e simboli dello Stato».