Il consigliere comunale del Pd, Giuseppe Sera, indagato per voto di scambio nell'ambito dell'inchiesta 'Ducale' in cui è anche coinvolto il clan mafioso 'Araniti', si è dimesso da capogruppo a Palazzo San Giorgio.  Sera, in un comunicato stampa, afferma «di avere appreso da notizie esclusivamente degli organi di stampa» del suo coinvolgimento nella vicenda giudiziaria, decidendo di dimettersi «anche per evitare becere strumentalizzazioni politiche ancora in atto».

Giuseppe Sera, inoltre, afferma «la sua più totale estraneità alla criminalità organizzate e a qualunque forma di illegalità», ribadendo la continuità d'impegno in consiglio comunale e nel Pd. Secondo la Procura distrettuale, Sera si era recato nell'abitazione del boss di Sambatello, Domenico Araniti, in occasione delle elezioni comunali del 2021 a Reggio Calabria, «per un saluto».

Per Giuseppe Sera, il gip Quaranta ha respinto la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dalla Dda. Il gip, nella stessa operazione, ha altresì respinto la misura del carcere per il consigliere regionale di FdI, Giuseppe Neri. Nel registro degli indagati, infine, sono iscritti il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatá, del Pd, il consigliere comunale della Lega, Marietto Cardia, e l'ex senatore di Grande Sud, Giovanni Bilardi.