VIDEO | Il parlamentare del Movimento cinque stelle figura tra le cinque persone alle quali la Guardia di finanza di Vibo Valentia ha notificato oggi un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 800mila euro
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Si dichiara completamente estraneo ai fatti, il parlamentare del Movimento cinque stelle Riccardo Tucci finito tra le persone indagate dalla Procura di Vibo Valentia per una frode fiscale del valore di oltre 800mila euro, portata avanti secondo gli investigatori della Guardia di finanza attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emesse dal 2011 al 2018.
Epoca in cui il deputato grillino – oggi referente al tavolo delle alleanze per le regionali – ricopriva il ruolo di rappresentante legale di una cooperativa che, secondo gli inquirenti, aveva il solo scopo di configurare una delle società “cartiera” create dall’ideatore del sistema fraudolento al solo fine di emettere false fatturazioni.
Nella rete delle fiamme gialle, oltre al deputato e al suo ex datore di lavoro – mente del raggiro – sono così finite altre tre persone alle quali erano intestate le altre delle sei aziende tutte in realtà riconducibili alla medesima realtà imprenditoriale operante a Vibo Valentia nel settore della installazione di impianti di telecomunicazione. Una rete che aveva ramificazioni anche in Romania, dove secondo le indagini un’ulteriore cartiera è stata utilizzata per emettere fatture false per oltre 350mila euro…
«I fatti contestati sono precedenti all’inizio della mia attività politica – ha scritto Tucci diffondendo la notizia dell’indagine a suo carico -. Ho già avvisato i vertici del MoVimento 5 Stelle, il comitato di garanzia e il collegio dei probiviri. Ho piena fiducia nella magistratura e sono sicuro di poter dimostrare la mia totale estraneità ai fatti contestati».