Gli episodi ricostruiti dagli uffici della Procura risalgono a quando il manager romagnolo era alla guida all'Asp di Cosenza. Il file audio relativo al focolaio scoppiato mesi fa a Villa Torano (ASCOLTA L'AUDIO)
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Un avviso di conclusione delle indagini è stato notificato questa mattina dalla Procura di Cosenza a Giuseppe Zuccatelli, 77 anni di Cesena. Manager di lungo corso che in Calabria ha ricoperto diversi incarichi, l’ultimo dei quali, ma solo per pochi giorni, di commissario ad acta per il piano di rientro dal deficit sanitario.
Le accuse
L’ipotesi di reato formulata dal sostituto procuratore di Cosenza, Mariangela Farro, è rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio. Le contestazioni risalgono a marzo del 2020, quando Giuseppe Zuccatelli ricopriva l’incarico ad interim di commissario straordinario dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza. In particolare, l’accusa è quella di aver «rivelato notizie d’ufficio che dovevano rimanere segrete». La ricostruzione della Procura si muove nell’ambito dell’emergenza pandemica e del focolaio epidemico scoppiato all’interno di villa Torano.
Il caso di Villa Torano
L’ex commissario straordinario, Giuseppe Zuccatelli, avrebbe richiesto al responsabile della centrale operativa del 118 di Cosenza di consegnargli un file audio relativo ad una conversazione intercorsa il 21 marzo del 2020 tra un medico del 118 e un responsabile di turno della residenza sanitaria assistenziale Villa Torano avente ad oggetto il trasferimento di un anziano ospite della rsa, successivamente deceduto. Giuseppe Zuccatelli avrebbe poi divulgato il file audio inviandolo al presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra (non indagato), tramite l’applicazione telefonica whatsapp.
Esposto in Procura
L’ex commissario, oggi medico vaccinatore a Cesena, conferma la circostanza a LaC News24: «Nutro grande rispetto e fiducia nei confronti della magistratura. Saprò chiarire la mia posizione nelle opportune sedi ma qui mi preme ribadire che la trasmissione di quel file audio al presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, è avvenuta solo perché entrambi firmatari di un esposto regolarmente depositato alla Procura di Cosenza inerente proprio il focolaio epidemico registrato nella residenza sanitaria assistenziale Villa Torano. Lo scopo della divulgazione del file era quello di rendere edotto il presidente della commissione antimafia di circostanze utili alla stesura dell’esposto».