Si profila un risvolto clamoroso nella vicenda resa pubblica durante la trasmissione Le Iene dello scorso 14 febbraio, relativa alla relazione intrecciata da un sacerdote, don Giuseppe Leone, con una giovane che sarebbe rimasta incinta e, per come denunciato dalla giornalista cosentina Valeria Castellano, costretta ad abortire. Il programma di Italia Uno aveva puntato l’indice contro l’allora presule Salvatore Nunnari, oggi vescovo emerito della diocesi. Nunnari, in una intervista esclusiva concessa alla nostra testata, aveva ribadito la propria estraneità rispetto alla decisione assunta dalla ragazza, di abortire.

Smentito il coinvolgimento di monsignor Nunnari

Già lo scorso 28 febbraio si era registrato un primo colpo di scena. In una nota ufficiale l’arcivescovo Francesco Nolè comunicava di avere incontrato la giovane donna la quale, nel ripercorrere i fatti, aveva ammesso la completa estraneità di Nunnari, ribadita addirittura persino in una lettera scritta. Adesso sono i legali di Nunnari, Enzo Paolini e Giuseppe Farina, ad offrire nuovi particolari. In un comunicato diffuso ai cronisti, i due avvocati sostengono di avere motivi di ritenere «in seguito a recenti sviluppi investigativi», che sia stata la stessa inviata de Le Iene a contattare la signora Francesca (nome di fantasia) tramite la sua psichiatra, per indurla a prestarsi al servizio.

 

Personaggi reali o figuranti?

«Riteniamo – aggiungono Paolini e Farina - che la ragazza del video de Le Iene non sia, in realtà, la protagonista della sfortunata vicenda, ma un’attrice chiamata ad hoc per realizzare il servizio. Così come pensiamo che anche il prete della parrocchia vicina sia stato interpretato da altro figurante. E ciò senza che i telespettatori fossero avvertiti dell’impiego di attori per la ricostruzione televisiva, come deve avvenire in tali casi. Abbiamo infine la prova che gli accadimenti non sono andati nel modo rappresentato nella trasmissione perché la stessa Francesca, profondamente contrita e rammaricata dalla piega presa dalla vicenda, oltre che per la pessima gestione mediatica da parte de Le Iene, in una lettera scritta di suo pugno, ed in nostro possesso, dichiara, tra le altre cose, di aver incontrato monsignor Nunnari solamente dopo aver interrotto la gravidanza, smentendo così categoricamente le illazioni e le dichiarazioni fatte anche da lei in seguito alle suggestive ed incalzanti domande delle inviate».

Presentata denuncia-querela per diffamazione

«Tale comportamento – concludono i legali di monsignor Nunnari - sottende un intento diffamatorio chiaramente reprensibile sia in sede penale che civile verso cui abbiamo già adottato gli opportuni provvedimenti presentando per il momento formale denuncia-querela nei confronti de Le Iene e degli altri soggetti eventualmente di ciò responsabili. Teniamo a precisare, invece, che nessuna querela è stata mossa contro Francesca, alla quale va invece la profonda compassione e sincera vicinanza di monsignor Nunnari e nostra, in quanto vittima di una vicenda penosa e miserabilmente strumentalizzata».