Ricorre oggi la Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada, voluta dall’Onu nel 2005 e che ogni anno si pone come obiettivi il ricordo e la prevenzione. In Italia, secondo i dati Istat, nel 2022 sono state oltre tremila le persone morte a causa di un incidente stradale, il dieci percento in più rispetto all’anno precedente. Una stima preliminare sui primi sei mesi del 2023 fotografa un quadro sostanzialmente invariato. Una mattanza quotidiana, in cui a perdere la vita sono spesso i più giovani.

L’istituto di statistica nei giorni scorsi ha diffuso anche i dati relativi alla Calabria. Qui, l’anno scorso, 74 persone sono decedute in seguito a un incidente stradale. Tra loro vi è un solo minore – la bimba ucraina di 5 anni travolta e uccisa da un’auto a Crotone, episodio per cui un mese fa si è registrata una condanna per omicidio volontario - , tutti gli altri avevano dai 18 anni in su. Quasi tutti sono morti mentre viaggiavano a bordo di una moto o un’auto, tranne 10 di loro che erano dei pedoni. Numeri freddi dietro cui si celano volti, nomi, vite interrotte per sempre in quella frazione di secondo in cui uno scontro fra più mezzi, un’uscita fuori carreggiata o un’auto che ti investe mentre stai attraversando ha allungato la scia di sangue sulle strade calabresi.

Gli incidenti in Calabria e le strade più pericolose

Nel corso del 2022 gli incidenti in Calabria sono stati 2.847, e hanno provocato oltre ai 74 decessi anche 4.470 feriti. Rispetto all’anno precedente gli incidenti sono aumentati del 10,1%, mentre si è ridotto il numero delle vittime (-12,9%). Una diminuzione della mortalità che diventa ancora più consistente se si guarda al ventennio precedente: dal 2001 infatti la flessione è stata del -57,2%, complici probabilmente l’introduzione della patente a punti e le varie strette sul codice della strada.  

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Secondo Istat, in Calabria la strada più pericolosa continua ad essere la statale 1066 jonica: è nota come la “strada della morte” ed è proprio qui in effetti che avvengono il maggior numero di incidenti, nel 2022 ben 250 che hanno provocato 23 morti (più di un terzo del totale calabrese) e 477 feriti. Segue l’autostrada A2 del Mediterraneo, con 147 incidenti, 6 morti e 247 feriti. Male anche la statale 18 tirrenica (98 incidenti, 1 decesso e 172 feriti) e, nelle zone interne, Istat cita anche le insidie della Ss283 delle Terme Luigiane, della Ss108 Silana di Cariati e la Ss531 di Cropalati.

Il dettaglio per ogni provincia

Più morti di notte e d’estate

La metà degli incidenti avvenuti in Calabria nel 2022 si colloca  nei mesi tra maggio e settembre. Non una novità, sulle strade si muore di più nella bella stagione, quando gli spostamenti aumentano, per via delle vacanze e per via del lavoro, in una regione in cui in molti trovano impiego nel settore turistico. L’indice di mortalità cresce poi di notte, specie in alcuni giorni della settimana: il venerdì e il sabato, quando si concentrano il 41,5% degli incidenti notturni, il 52,9% delle vittime e il 44,2% dei feriti.

Le principali cause di incidenti stradali in Calabria

Istat vaglia anche le cause - accertate e presunte - che si nascondono dietro gli incidenti stradali avvenuti in Calabria. Tra le principali vi sono la velocità troppo elevata (nel 13,6 % dei casi), la guida distratta (11,7%), il mancato rispetto di precedenze o semafori (11,6%), manovre irregolari (9,3%) o ancora il non tenere la giusta distanza di sicurezza dagli altri veicoli (7,3%). Tutti comportamenti errati alla guida che nel 2022 hanno provocato più della metà degli incidenti.

Infine Istat rileva che i conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 71,6% delle vittime e il 63,9% dei feriti in incidenti stradali in Calabria, le persone trasportate il 14,9% dei morti e il 29,0% dei feriti, i pedoni il 13,5% dei deceduti e il 7,1% dei feriti. Il 70,0% dei pedoni rimasti morti appartiene alla classe di età sopra i 65 anni.