I lavori per l'installazione dell'apparecchio per il controllo della velocità, che avrebbe potuto evitare molti scontri, sarebbero dovuti cominciare a febbraio 2020, ma il primo cittadino decreta l'annullamento della gara
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Il tratto tirrenico calabrese della strada statale 18 - Tirrena inferiore è tristemente nota come "strada della morte". Lungo questa arteria, che collega la Calabria al resto d'Italia, gli incidenti sono all'ordine del giorno e spesso si rivelano mortali. Solo per fare un esempio: a novembre 2020 una donna di origini straniere viene investita e uccisa in pieno centro a Belvedere Marittimo da un'auto che sfrecciava nel tratto di strada che attraversa il centro cittadino; un mese più tardi perde la vita un 58enne di Santa Maria del Cedro in un sinistro tra Paola e San Lucido; a gennaio del nuovo anno muore una diciannovenne di San Nicola Arcella in una carambola avvenuta, probabilmente a causa dell'asfalto reso viscido dalla pioggia, poco prima del Canal Grande; lo scorso 23 luglio uno scontro tra auto e furgone all'altezza di Tortora si è portato via un 61enne di Praia. E l'elenco è ancora lungo. L'ultimo, drammatico incidente, si è verificato cinque giorni fa nel tratto di ss 18 all'altezza del Comune di San Lucido.
Tutor già da un anno?
In particolare quest'ultimo sinistro ha destato rabbia e polemiche, perché forse più di altri si sarebbe potuto evitare. Infatti, a pochi metri dallo scontro sarebbe dovuto essere attivo, già da un anno, un sistema di controllo della velocità mediante apposito tutor, l'apparecchio elettronico che "costringe" gli automobilisti a viaggiare al di sotto delle velocità medie imposte, pena multe salatissime. Il 4 agosto 2017 la Prefettura di Cosenza i considerazione dell’alta incidentalità registrata in corrispondenza del tratto che va dal km 324+000 al km 326+000, e con il parere favorevole di Anas, Polizia stradale e Comune, ha decretato l’installazione del tutor su entrambi i sensi di marcia. Ma dopo una gara regolarmente vinta e un decreto prefettizio, l’avvio dei lavori previsti per febbraio 2020 viene rimandato a causa Covid. Quando però al Comune di San Lucido si insedia il nuovo sindaco, Cosimo De Tommaso, la gara pubblica viene annullata. È tutto da rifare.
Il ricorso al Tar
La ditta appaltatrice, però, si oppone alla decisione e si appella al Tar, il quale a luglio scorso annulla la determina sindacale. La sentenza sancisce che il tutor dovrà essere installato in tempi rapidissimi e l'ente guidato da De Tommaso dovrà risarcire la ditta dei mancati guadagni. Il Comune, a sua volta, si oppone e dichiara che farà ricorso. Quali siano i motivi che spingono il Comune di San Lucido ad annullare la gara già espletata, e di conseguenza a rimandare l'attivazione del servizio tutor, al momento non è dato saperlo, ma una domanda è lecita, almeno quanto le ragioni di De Tommaso: se in quel tratto ci fosse stato il tutor, quanti incidenti si sarebbero evitati nell'ultimo anno e mezzo?