La procura di Reggio Calabria vuole vederci chiaro. Si articola su due fronti l’inchiesta aperta per fare luce sulle cause che hanno portato al tragico incidente di venerdì scorso in cui hanno perso la vita Maria Teresa Mento e Antonio Spinella, la coppia morta a seguito del sinistro avvenuto lungo la nazionale di Pentimele, alla periferia nord della città. Il pm Alessandro  Moffa  ha sequestrato il tratto stradale, adesso interdetto al traffico, lo scooter su cui viaggiava la coppia e ha inoltre acquisito i filmati della telecamera dell’officina puntata proprio sul luogo dell’incidente. La Procura, retta da Giovanni Bombardieri, inoltre, lavora in sinergia con la polizia municipale che ha compiuto i rilievi. Nei prossimi giorni è previsto un sopralluogo.

 

Tutto ruota intorno ad un unico interrogativo, ossia se a provocare l’incidente sia stato l’urto con le buche presenti sulla strada. Servirà quindi una perizia per stabilire eventuali responsabilità. La competenza del tratto stradale è dell’Anas che aveva avviato i lavori, attraverso una ditta, di rifacimento del manto. Lavori però, interrotti dal 26 ottobre. Da lì infatti,  si transitava regolarmente nonostante le decine di voragini e una strada completamente dissestata. Non c’era neanche un segnale rivolto ai cittadini. Ed è proprio sulle eventuali negligenze che indagano gli inquirenti reggini. Nel contempo i problemi riguardano i futuri sviluppi dei lavori di ammodernamento del tratto viario.

 

Sono attese le decisione di Anas sulla ditta appaltatrice dei lavori. Dopo che nella prima parte le attività di bitumazione dell’asfalto sono  procedute in maniera spedita, nell’ultimo periodo i lavori hanno subito rallentamenti anche a causa delle condizioni meteorologiche avverse che hanno interessato la città. Toccherà alla Procura compiere le indagini sul sinistro, ma sono in corso anche altri approfondimenti amministrativi da parte degli enti preposti rivolti a verificare eventuali inefficienze.

 

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