E’ finito sotto inchiesta Onorio Princi, 31 anni di Monasterace, il conducente che a bordo dell'auto intorno alle 6.30 di ieri mattina ha colpito un muretto lungo la statale 106,  a Badolato Marina, provocando la morte del giovane 24enne Francesco Paparo anche lui di Monasterace. Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Gerardo Dominijanni ha aperto un fascicolo a carico di Princi con l’accusa di omicidio colposo. Un atto dovuto, perché l’indagato possa esercitare il diritto di difesa. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Soverato guidati dal capitano Saverio Sica e delegati alle indagini, il giovane alla guida della Volkswagen Polo, stava andando verso sud e al chilometro 150 circa avrebbe perso il controllo dell’autovettura, probabilmente a causa dell’elevata velocità, impattando prima sul lato destro la macchina con un muretto di cemento, per poi andare a sbattere frontalmente contro il guardrail sul lato opposto della carreggiata. Paparo  è sbalzato fuori dalla macchina perdendo la vita sul colpo, mentre Princi, che adesso è indagato per omicidio colposo, si trova ricoverato all’ospedale di Soverato in seguito alle ferite riportate a causa dell’incidente, l’ennesimo in quella che alcuni hanno battezzato la strada della morte, altri la strada maledetta. Secondo quanto riferisce l’associazione “Basta Vittime sulla Strada: “Francesco è l’ottava vittima della S.S.106 in Calabria nel 2015 dopo Matteo Brigandì di 38 anni e Giuseppe Leonardo Farini di 47 anni deceduti il 18 gennaio a Bocale frazione di Reggio Calabria, Sing Jaswinder di 36 anni deceduto il 21 febbraio a Sant’Ilario dello Jonio in provincia di Reggio Calabria, Antonio Pugliese di 24 anni deceduto il 4 aprile a Saline Joniche provincia di Reggio Calabria, Paolo Foti di 59 anni deceduto il 4 aprile a Palizzi in provincia di Reggio Calabria, Ilaria Geremicca di 22 anni deceduta il 28 aprile a Crotone e Maria Grillone di 61 anni deceduta l’8 giugno a Davoli. Delle otto vittime ben cinque hanno un’età inferiore ai 40 anni e di queste tre hanno meno di 25 anni: “ciò a dimostrare- sottolinea l’associazione - che la “strada della morte” colpisce in modo particolare i giovani.

 Gabriella Passariello