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La Corte d’appello ha riformato la sentenza di primo grado, abbassando leggermente le pene inflitte dal collegio del Tribunale di Palmi anche per gli altri 5 imputati. Aurora Spanò è stata condannata a 23 anni e mezzo di carcere, Giulio Bellocco 17 anni, al comandante della polizia municipale di San Ferdinando Giuseppe Stucci e all’agente Giuseppe Spanò è stata inferta una condanna a 2 anni e mezzo di reclusione. Antonio e Gaetano Secolo 2 anni e Maria Grazia Secolo 1 anno di reclusione.
I dettagli dell'inchiesta
La Spanò è la moglie di Giulio Bellocco, storico affiliato dell’omonima cosca di Rosarno. Per gli inquirenti e adesso anche per i giudici di secondo grado sarebbe più potente del marito. È lei che avrebbe architettato in ogni minimo dettaglio le strategie criminali da perpetrare ai danni di imprenditori e cittadini, stretti, presumibilmente, dalle sue grinfie laccate e proprie di una donna alla moda, che non avrebbero esitato a soffocarli in nome della divinità mafiosa dell'usura. E la donna, storica compagna del boss, “ripudiata” dai più blasonati parenti poiché in passato già coniugata e parente di un Carabiniere. Una vera “onta” a Rosarno- non avrebbe esitato a riprodurre i modelli criminali propri della famiglia del marito. Ed è per questo che, stando all'ipotesi accusatoria sostenuta durante le indagini dal pm antimafia Matteo Centini, Luca Miceli e Giovanni Musarò avrebbe piegato gli imprenditori Secolo di Rosarno. Se l'inchiesta è stata portata a compimento lo si deve infatti, grazie a Stefania Secolo. Sarà lei a confermare alla Dda che la Spanò e Bellocco, valevano entrare in possesso di alcuni appartamenti della sua famiglia. Avrebbero concesso un prestito, con tassi presumibilmente usurari, di 600mila euro-lievitato poi ad un milione tondo tondo- ad uno dei suoi fratelli.
La sentenza
I Secolo però, non riescono a pagare ed è per questo che i Bellocco vogliono i loro immobili. Stefania non si piega e denuncia tutto; l'Antimafia fa il punto sull'inchiesta facendo scattare le manette ai polsi dei presunti responsabili, puniti duramente dal Tribunale. Alla sbarra però, c'erano sono anche i fratelli di Stefania, Antonio, Gaetano e Maria Grazia. Antonio e Gaetano Secolo sono stati condannati a 3 anni di carcere, mentre Maria Grazia Secolo a 1 anno e 6 mesi, pena sospesa. Secondo la Dda, e adesso secondo i giudici, i tre Secolo avrebbero preferito soccombere al diktat dei Bellocco piuttosto che aiutare gli investigatori a farli uscire da quella morsa mafiosa. Ed è per questo che sono stati riconosciuti colpevoli di favoreggiamento. Favoreggiamento al clan che li avrebbe messi in ginocchio. Stefania Secolo, difesa dal legale Giuseppina Bagalà, diceva la verità. Adesso anche la Corte d’Appello lo certifica.