Il gup ha condannato Sonia Tallarico a 1 anno e 4 mesi di reclusione e Giacinto Gaetano a 1 anno. Nello stesso procedimento è stata rinviata a giudizio Adriana Toman
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Il gup del Tribunale di Catanzaro ha questa mattina condannato i due dirigenti dirigenti della Regione Calabria coinvolti nell'inchiesta sulle presunte irregolarità nella stesura dei bandi regionali per i finanziamenti alle associazioni teatrali. Nell'ambito dello stesso procedimento era già stata rinviata a giudizio Adriana Toman, compagna dell'ex presidente della Regione Mario Oliverio.
Le condanne
Questa mattina il gup, Antonio Battaglia, ha condannato Sonia Tallarico, ex dirigente generale del dipartimento "Turismo, Beni culturali, Istruzione e Cultura ad 1 anno e 4 mesi di reclusione e 300 euro di multa. Giacinto Gaetano, componente della commissione di valutazione è stato condannato ad 1 anno di reclusione e 200 euro di multa.
Le accuse
Per Sonia Tallarico la Procura aveva chiesto la condanna a due anni e otto mesi di reclusione. È accusata in concorso con Adriana Toman di turbata libertà della scelta del contraente per aver - attraverso collusioni e mezzi fraudolenti - turbato il procedimento per l'affidamento dei contributi gravanti sul fondo unico cultura eludendo l'obbligo di affidamento dei contributi mediante avviso pubblico.
Per Giacinto Gaetano il sostituto procuratore aveva avanzato una richiesta di pena di un anno e otto mesi di reclusione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti su istigazione di Adriana Toman e con il concorso morale di Marco Silani, direttore artistico della compagnia teatrale di Porta Cenere, Gaetano avrebbe assegnato il contributo a quest'ultima associazione ancorchè l'associazione culturale Officina teatrale fosse inizialmente risultata assegnataria per l'area centro del contributo di 220mila euro.
Presenti in aula le parti civili: Officine teatrali rappresentata dall'avvocato Michele Gigliotti e la Regione Calabria rappresentata dall'avvocato Giovanni Caridi. Sonia Talarico e Giacinto Gaetano sono difesi rispettavamente dagli avvocati Francesco Gambardella e Ramona Gualtieri.