Secondo la Guardia di finanza il valore dei beni posti sotto sigillo ammonta ad oltre 2 milioni di euro. Nel 2018 la Cassazione ha annullato il provvedimento per vizio motivazionale
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La Corte di Appello di Catanzaro giudicando in sede di rinvio della Corte di Cassazione, accogliendo le argomentazioni difensive degli avvocati Antonio Larussa e Francesco Gambardella del Foro di Lamezia Terme, ha ordinato la restituzione di gran parte dei beni sequestrati e confiscati a Franco Trovato coinvolto nell’operazione Perseo.
A seguito di quell'inchiesta, il Tribunale collegiale di Lamezia Terme nel settembre del 2014 aveva disposto la confisca di svariati beni immobili mobili e partecipazione societarie, in particolare:
- diversi terreni agricoli ed edificabili situati a Lamezia e dintorni;
- un lussuoso condominio con piscina che era l'abitazione dell'imputato e dei suoi familiari a Lamezia;
- una villa a Nocera Terinese;
- una villa a Lamezia;
- un capannone ad uso industriale ed artigianale a Lamezia, ovvero l'officina dei fratelli Trovato in via del Progresso;
- quote societarie di due società riconducibili all'imputato e aventi sede a Lamezia;
- otto autovetture di varie marche e tipologie ed un motociclo di valore;
- disponibilità finanziarie e titoli di diverso genere rinvenuti nei conti e nei depositi bancari.
La Guardia di finanza all’epoca del sequestro ha stimato in 2,1 milioni di euro il valore dei beni sequestrati, che sono stati poi confiscati con le sentenze di 1° e di 2° grado dell’operazione Perseo. Parte dei beni, intestati ad alcuni prossimi congiunti, è stata restituita ai terzi interessati a seguito di impugnazioni cautelari.
Sono rimasti sotto sequestro e successivamente confiscati alcuni terreni, fabbricati, capannoni, due beni mobili registrati, nonché quote societarie di una società. La Suprema Corte di Cassazione nel 2018 ha annullato il provvedimento di confisca per evidente vizio motivazionale.
A seguito del giudizio di rinvio, celebratosi nei giorni scorsi ed in accoglimento delle deduzioni difensive, nell’annullare quasi totalmente il provvedimento di sequestro e confisca la Corte di Appello ha limitato la confisca a soli due beni immobili (1/6 di un terreno di proprietà della moglie di Trovato, ad un fabbricato del valore di 22.500,00 euro sito nel comune di Nocera Terinese sempre della moglie del Trovato, nonché ad orologio da tavolo di lusso e ad un motociclo Harley Davidson), ordinando per tutti gli altri numerosi beni la restituzione agli aventi diritto, ossia a Franco Trovato ed ai suoi prossimi congiunti.