Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l'ordinanza sostituendola con gli arresti domiciliari. Resta confermata l'ipotesi di reato di danno ambientale
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Lascia il carcere per una misura meno afflittiva, Francesco Conidi, 30 anni originario di Lamezia Terme ma residente a Polia nel Vibonese e coinvolto nell'inchiesta denominata Imponimento istruita dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
Questa mattina il Tribunale della Libertà, su istanza avanzata dagli avvocati Eugenio Felice Perrone e Andrea Mazzotta, ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Francesco Conidi, confermata dal Gip in fase di convalida, sostituendola con gli arresti domiciliari. Per il 30enne è caduta l'accusa di associazione mafiosa che gli veniva contestata in concorso con numerosi esponenti delle due locali di 'ndrangheta vibonesi: Anello e Fruci. Resta invece confermata l'ipotesi di reato di danno ambientale.