Svolta nelle indagini sull'incendio di natura dolosa che ha colpito l'ufficio postale di Mandatoriccio: i carabinieri hanno fermato un 30enne del posto, aprendo la strada a nuove ipotesi investigative. Il sospettato, il cui coinvolgimento non esclude la possibilità di un'azione su commissione, è attualmente in custodia in attesa del giudizio di convalida da parte del gip. L'ipotesi principale che gli inquirenti stanno valutando è quella di una possibile pista estorsiva nei confronti di privati, ma al momento tutto è ancora da accertare.

Leggi anche

Il fermo è stato eseguito dai carabinieri del reparto territoriale di Corigliano Rossano, guidati dal tenente colonnello Marco Filippi, con il supporto dei colleghi della Stazione di Mandatoriccio. L'operazione è stata condotta sotto il coordinamento della Procura di Castrovillari, diretta dal procuratore capo Alessandro D’Alessio.

Le indagini sono iniziate dopo l'incendio che ha distrutto completamente l'ufficio postale del paese, mettendo in pericolo la vita delle persone presenti nell'edificio. L'azione criminale è stata compiuta con l'uso di un consistente quantitativo di liquido infiammabile e il tentativo di innescare una deflagrazione mediante due bombole di gpl. Fortunatamente, le bombole non sono esplose come presumibilmente pianificato, evitando una tragedia che avrebbe potuto colpire l'intera struttura.

La rapida risposta delle autorità, che hanno chiuso il cerchio delle indagini in meno di 24 ore, è stata determinante per evitare conseguenze più gravi. Gli organi investigativi hanno potuto contare sulle moderne e efficienti strumentazioni dell'ufficio postale, nonché sul favore del contesto ambientale, elementi che hanno guidato le fasi iniziali delle indagini. Il giovane sottoposto a fermo è stato associato presso la casa circondariale di Castrovillari in attesa del giudizio di convalida del gip.

Nel frattempo, l'ufficio postale, recentemente rinnovato e consegnato alla comunità solo lo scorso 4 dicembre, è stato dichiarato inagibile a causa dei gravi danni strutturali causati dall'incendio. Questo ennesimo atto criminale ha lasciato la comunità di Mandatoriccio priva di un servizio essenziale, confermando purtroppo la vulnerabilità delle piccole realtà alle angherie della criminalità. La lotta contro il crimine rimane una priorità per le autorità locali, che continuano a lavorare per garantire la sicurezza e la giustizia nella regione.