VIDEO | Quattro anni fa Vitaliano Corasaniti e la moglie Rita, genitori dei tre ragazzi morti questa notte nel capoluogo calabrese, furono intervistati da LaC News24. Ecco cosa chiedevano alle istituzioni
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È da brividi riscontrare come nel 2018 Vitaliano Corasaniti e la moglie Rita, genitori dei tre ragazzi morti nell’incendio di questa notte a Catanzaro, già denunciavano la mancanza di un adeguato sostegno e aiuto alle famiglie in difficoltà come la loro, che doveva anche accudire un figlio disabile. Saverio, autistico, tra le vittime del rogo delle scorse ore, non era autosufficiente e richiedeva un’assistenza costante. La testimonianza della coppia, rimasta gravemente ferita nell’incedio insieme ad altri due figli, era stata raccolta da LaC News24.
“Vitaliano ha 38 anni - si legge nell’articolo del 2018 della nostra Luana Costa - e gli ultimi 18 li ha trascorsi, assieme alla moglie Rita, a stretto contatto con il figlio Saverio affetto da un disturbo dello spettro autistico. Si tratta di una patologia che richiede cure e attenzioni continue e che ha completamente assorbito ogni energia ai due genitori. Saverio benché abbia raggiunto la maggiore età non è autosufficiente e la sua vita si riduce ad una monotona routine quotidiana”.
Una situazione che aveva spinto i genitori del ragazzo a lanciare un appello accorato affinché le istituzioni intervenissero, magari aprendo un centro di inclusione aggregativa dedicato ai bambini speciali: «Sarebbe un modo per far vivere a nostro figlio il mondo esterno consapevolmente e guidato da personale competente».
Una speranza che è drammaticamente naufragata questa notte, distrutta dalle fiamme di un incendio che ha ucciso Saverio e due suoi fratelli, mentre papà, mamma e altri due figli lottano ora per la vita negli ospedali di mezza Italia dove sono stati trasferiti a causa delle loro gravi condizioni.