Brucia ancora l'Aspromonte nonostante l'emergenza incendi stia parzialmente rientrando. I focolai che hanno devastato in queste settimane ogni angolo di Calabria hanno ridotto la loro portata distruttiva ma non nella provincia di Reggio Calabria, territorio particolarmente colpito dai roghi boschivi.

La diga del Menta

Questa mattina, infatti, l'incendio che da giorni sta divampando nell'area circostante alla diga del Menta risultava ancora attivo. Già dalle prime ore dell'alba impegnate sul posto le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale con l'ausilio dei mezzi aerei. Il direttore delle operazioni di spegnimento aveva richiesto infatti per stamani l'impiego della flotta aerea e così per tutta la mattina un canadair ha fatto la staffetta assieme ad un elicottero della flotta regionale; senza, tuttavia, riuscire ancora ad avere ragione sulle alte fiamme che stanno interessando diversi comuni: il rogo divampa tra i territori di Roccaforte del Greco, Roghudi e Santo Stefano d'Aspromonte.

Rientrati i moduli di emergenza

Impegnate sul fronte di fuoco le unità ordinarie dei vigili del fuoco. Nella giornata di ieri, infatti, il Centro Operativo Nazionale ha disposto il rientro in sede dei moduli inviati nelle scorse settimane in Calabria in supporto dei comandi provinciali nel tentativo di sostenere una azione più incisiva nel contrasto al fenomeno degli incendi boschivi. I moduli erano stati inviati dal Veneto, dall'Emilia Romagna, dal Piemonte, dalla Toscana, dalle Marche, dal Lazio e dalla Lombardia ma questa mattina sono ripartite alla volta delle rispettive sedi regionali. 

Tempo di bilanci

E si attende a questo punto la chiusura della campagna antincendio boschivo prevista, per convenzione l'8 settembre, anche per tirare un primo bilancio delle operazioni. Ma soprattutto per comprendere cosa non abbia funzionato nella macchina dei soccorsi, soprattutto tra le fila di Calabria Verde, l'ente che conduce d'intesa con i vigili del fuoco la campagna estiva.