Ci vorrà qualche giorno per ripristinare la sede stradale oggetto di smottamento appena fuori la galleria: squadre di operai Anas sono al lavoro a Copanello a Stalettì, costa jonica del Catanzarese.

Durante la puntata di Dentro la Notizia, in diretta al nostro network LaC, l'intervento del capo area Rete Calabria di Anas. 

C’è l’idea, manca il progetto

«Abbiamo avuto la pioggia di un mese in circa tre ore – ha detto l’architetto Domenico Curcio – questo ha messo in crisi tutti il sistema di collettamento idraulico a livello territoriale dove si è riversato un mare di fango, terra e acqua».

Si tratta di un punto assai cruciale della Statale 106 che pretende il raddoppio della galleria, un collo di bottiglia che come domenica spezzo ed isola in due il territorio in caso di calamità. «Esiste per tutta la SS 106 uno studio di fattibilità che prevede anche appunto un bypass alla galleria di Copanello, a monte con una nuova galleria partendo lì dalla variante che è già realizzata. Naturalmente non è finanziato – aggiunge Curcio –  nel mentre bisogna fare la massima attenzione per gestire le criticità di traffico e trovare soluzioni sostenibili nell'immediato».

Una bomba d'acqua ha causato la chiusura della galleria di Copanello, sulla costa catanzarese. Due ore di isolamento che accentuano l'urgenza di raddoppiare il tunnel.

La burocrazia fa il resto sia ai danni dei Comuni che dei privati. «Ci siamo subito attivati per ottenere un finanziamento per la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico – ha detto Mario Gentile, sindaco di Stalettì –  Il problema è la burocrazia spesso che non ti fa fare le cose in maniera veloce. Altro finanziamento per il dissesto idrogeologico l'abbiamo ottenuto per la strada SS106, quella cosiddetta Rebus e anche lì siamo in una fase in itinere».

«Questa zona è già stata interessata nel dicembre del 2022 da una forte alluvione – gli fa eco l’avvocato Gina Paolo Stanizzi, proprietario edilizio – Dopo la galleria la pioggia di tre anni fa ha causato gravi danni nell'abitazione di proprietà mia e dei miei fratelli. Il governo Meloni a gennaio del 2024 ha stanziato 15 milioni di euro per il ristoro dei danni subiti da tutti quanti cittadini a a tutt’oggi sulla piattaforma alla mia richiesta non c’è stato il minimo riscontro».