«Un lungo e assai faticoso percorso, nel corso del quale ho sempre serbato massimo rispetto e fiducia nella giustizia». Così Domenico Fraone, commercialista ed ex consigliere provinciale di Vibo Valentia, commenta l'assoluzione con formula piena arrivata dal tribunale di Catanzaro nel processo che lo vedeva alla sbarra. Fraone era stato arrestato il 21 luglio 2020 nell’ambito dell’operazione della Dda di Catanzaro “Imponimento”. Per lui la Procura aveva chiesto una condanna a 18 anni, poi ridotti a 12 per la scelta del rito abbreviato. Ma il tribunale del capoluogo ha deciso di assolverlo perché il fatto non sussiste.

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«Dopo tre anni e mezzo posso di processo dire che la verità ha trionfato sebbene ha sconvolto la mia vita - dichiara Fraone -. Desidero porgere un grande e sentito ringraziamento ai miei avvocati, Guido Contestabile, Serena Lacaria, al defunto Mario Bagnato, al figlio Francesco Matteo Bagnato, encomiabili per professionalità e dedizione, e a tutti coloro i quali, nel corso di questi anni, mai mi hanno fatto mancare stima, affetto e sostegno, e non mi hanno voltato le spalle, credendo nella mia totale innocenza».

«Le mie più vive scuse dal più profondo del mio cuore vanno a mia moglie donna e madre esemplare, a mio figlio, a mio padre uno straordinario appuntato dei carabinieri oggi in pensione, alla mia cara mamma, ai suoceri ai miei fratelli a mio nipote, per tutto quello che hanno dovuto subire a causa di questa tristissima vicenda», conclude.