A tributare un sentito e caloroso saluto a Nicola Gratteri che lascia la Procura di Catanzaro per andare a guidare quella di Napoli, ci sono stati anche i suoi sostituti. In una lettera, letta dalla pm Veronica Calcagno, hanno parlato di «risultato straordinario raggiunto». «Un uomo che ha speso la sua esistenza al servizio della giustizia», lo hanno definito i suoi sostituti.

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«Tu - hanno scritto i pm - ci hai reso parte di un progetto che ha messo al centro delle nostre attività quotidiane non soltanto la tutela dei diritti ma anche la necessità di portare in Calabria e nel nostro distretto un clima di fiducia tra i cittadini, stimolando il risveglio delle coscienze civili e il coraggio di denunciare. Rompendo i sentimenti di rassegnazione e di accettazione della convivenza con la 'ndrangheta e con ogni forma di criminalità. L'hai fatto testimoniando con il tuo esempio quotidiano. Ma, soprattutto, l'hai fatto comunicando costantemente i risultati del nostro lavoro e spalancando le porte dell'ufficio a tutti coloro che hanno chiesto di essere ascoltati. Questo progetto è stato molto più importante e più ambizioso del programma organizzativo che ciascun procuratore propone al momento del suo insediamento. Ed è il motivo per cui molti di noi hanno scelto di venire a lavorare con te, per dare forma alla nuova Procura. E lasciaci dire che la realtà è stata superiore di molto alle nostre aspettative».

«Si può essere procuratore in molti modi - hanno proseguito i pm - ma l'umanità e la sensibilità con cui hai interpretato questo ruolo sono rare. Non ci hai mai fatto mancare un consiglio, una parola di conforto e nei momenti più complicati per il lavoro, per la nostra vita ci ha fatto coraggio dicendoci che ogni problema l'avremmo affrontato insieme. Hai saputo riconoscere e valorizzare le capacità e le caratteristiche umane e professionali di ciascuno di noi. Ci sono state, ovviamente, anche le strigliate, le convocazioni all'alba. Ma hai sempre dato a tutti un'altra possibilità e noi speriamo di non averti deluso. Non sei mai stato un procuratore chiuso nelle sue stanze. Ma, soprattutto, non sei mai stato un procuratore sul piedistallo».

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 «Nei momenti complicati - hanno concluso i pm - ci hai insegnato ad affrontare con dignità e fermezza le avversità, i numerosi attacchi personali e professionali senza incattivirci. Ma nessun procuratore è amato quanto lo sei tu dai colleghi con cui hai lavorato per anni in trincea, che ti conoscono nel profondo e che di te possono parlare per esperienza personale. Lavorare con te è stato per tutti noi un onore immenso. A te auguriamo di realizzare risultati altrettanto straordinari e importanti nel tuo nuovo ufficio a fianco dei tuoi nuovi colleghi. Conoscendo la tua caparbietà siamo certi che li realizzerai e che i tuoi nuovi sostituti ti vorranno lo stesso bene che ti vogliamo noi».

Capomolla: «Più che un maestro un esempio» 

«Il procuratore Gratteri ha trasmesso i valori di serietà, equilibrio e rigore. Ha costruito un nuovo modo di lavorare. Sono queste le cose che prolungano la tua presenza a Catanzaro». Con queste parole ha voluto salutare Nicola Gratteri il procuratore vicario Vincenzo Capomolla.

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«Una di queste cose possiamo vederla qui - ha proseguito Capomolla - la nuova Procura. Esperienza che dire entusiasmante è dire poco. Per i magistrati l'esperienza è stata entusiasmante perché ha incoraggiato tutti a esprimere il proprio talento, chi aveva voglia di lavorare è stato accolto con animo paterno. Più che un maestro sei stato un esempio di rigore nell'esercizio di questa attività. Hai dato sempre un'indicazione di serietà, equilibrio, rigore. Attento a ogni profilo, non si è mai trattato nulla con rapidità. Ci si è soffermati su tutto, con attenzione. Per tutti quanti noi Gratteri resta il procuratore di Catanzaro. Ha costruito un ufficio e un modo di lavorare. Gli auguro di trovare una condizione che gli consenta di esprimere tutti i valori che ha espresso qui».

«Auguro a tutti quelli che rimarranno - ha concluso - un procuratore che sappia fare tesoro dell'esempio del procuratore Gratteri. La partenza lascia tutti con un sentimento di nostalgia per l'assenza di una presenza che è stata positiva al 100%, senza nessuna remora».