In libertà Francesca Tiralongo, Pasquale Bruni, Rosa Arno, Silvia Lucanto e Cesare Conte. Rimane in carcere Massimiliano D’Elia. Marcello Manna in aula il 27 settembre
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Riesame di Catanzaro ingolfato per i ricorsi presentati dagli indagati coinvolti nell’ultima inchiesta antimafia della Dda di Catanzaro tra Cosenza e Rende.
Tra lunedì e martedì scorso sono stati discussi oltre 40 reclami per vari reati: dall’associazione mafiosa al narcotraffico, dalle estorsioni al favoreggiamento. E tanto altro. Nella giornata del 21 settembre 2022, sono arrivate comunque alcune decisioni.
In mattinata infatti i giudici del Tdl avevano revocato i domiciliari a Pasquale Bruni (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello), accusato di narcotraffico (articolo 73), Rosa Arno (difesa dagli avvocati Fiorella Bozzarello e Luca Acciardi), a cui la Dda di Catanzaro contesta il reato di narcotraffico in concorso con Salvatore Ariello, Silvia Lucanto (difesa dall’avvocato Fiorella Bozzarello) e Cesare Conte (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello), entrambi coinvolti nella vicenda dei telefonini portati in carcere, e infine Francesca Tiralongo (difesa dall’avvocato Giuseppe De Marco), che si trovava dietro le sbarre per narcotraffico. Tiralongo è stata rimessa in libertà, venendo meno la gravità indiziaria com’era successo in precedenza per il compagno Fabrizio Fuoco. Rimane in cella anche Massimiliano D’Elia, presunto autore dell’omicidio di Giuseppe Ruffolo, che in questo procedimento penale risponde di associazione mafiosa. Nel suo caso, il Riesame di Catanzaro ha annullato l’aggravante mafiosa per il trasferimento dei cellulari nella casa circondariale di via Popilia a Cosenza. Rimangono ai domiciliari, inoltre, Anna Fiorillo (difesa dall’avvocato Francesco Santelli) e Giuseppe Midulla (difeso dall’avvocato Francesco Cappuccio). Infine, il ricorso di Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Giandomenico Caiazza), sindaco sospeso di Rende, verrà discusso il prossimo 27 settembre.