La memoria di Filippo Ceravolo, il diciannovenne di Soriano vittima innocente della ’ndrangheta, viene insignita del Premio Astrea, manifestazione riconosciuta dal Ministero della Giustizia. La consegna avverrà, a causa delle restrizioni legate alla pandemia, via web e sarà trasmessa in diretta sul canale 145 del digitale terrestre Padre Pio Tv e sul canale 852 su Sky, oltre che in streaming grazie alla piattaforma YouTube. Il premio sarà conferito, contestualmente, alla memoria del giudice Paolo Borsellino, ucciso a Palermo il 19 luglio 1992 nella strage di via D’Amelio assieme agli agenti della scorta. In collegamento da Milano, a ritirarlo, il fratello del giudice assassinato, Salvatore Borsellino.

Un premio per il coraggio invece verrà conferito a Maria Antonietta Rositani, sfregiata a Reggio Calabria, il 12 marzo del 2019, dall’ex marito, che le diede fuoco mentre era all’interno della sua auto. Maria Antonietta, dopo oltre un anno e mezzo di operazioni e cure, solo recentemente è tornata a casa.  Tra i personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura che riceveranno il premio Astrea, lo showman Memo Remigi, cantante, autore e conduttore televisivo impegnato attualmente su la7 nel programma “Propaganda live”; l’ex campione del ciclismo Claudio Chiappucci; l’attore Peppino Mazzotta. Per la scrittura il riconoscimento andrà a Massimo Benenato, figlio dell’indimenticato Franco Franchi, grazie al suo ultimo successo “Sotto le stelle di Roma”. Un premio Astrea sarà dedicato, quindi, anche alla memoria di Franco Franchi e Ciccio Ingrazia. Premio anche a Pino Aprile, grande scrittore e giornalista meridionalista. Premio, quindi, all’università telematica Pegaso: in collegamento ci saranno il presidente nazionale Danilo Iervolino e la responsabile della sede di Lamezia Terme Caterina Carbone. Altro riconoscimento al giovane archeologo Davide Mastroianni originario di Lamezia Terme.

«È un premio importante, che significa molto, per me e per la mia famiglia – spiega Martino Ceravolo, papà di Filippo Ceravolo – Nessuno ci restituirà più Filippo e ancora aspettiamo che chi l’ha ucciso sia arrestato e paghi per quello che ha fatto. Ma pensare che lui sia adesso in paradiso e che in terra la sua memoria venga ricordata a fianco di quella di uomini come Paolo Borsellino ci dà sollievo. Da parte mia, di mia moglie e delle sue sorelle ci sarà sempre un impegno totale affinché Filippo sia ricordato e la sua memoria protetta. Quello che è successo a mio figlio non deve accadere mai più, mai più altre vittime innocenti della mafia». Sul fonte delle indagini, Martino è fiducioso: «So che la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e i carabinieri non ha mai mollato e stanno continuando a lavorare senza sosta. Spero sia l’ultimo Natale in libertà per gli assassini di mio figlio».