VIDEO | È quanto emerso nel corso del Comitato di sicurezza convocato dopo l’incendio alla nuova tendopoli di San Ferdinando che ha causato l’ennesima vittima. Intanto si indaga sulle cause del rogo
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Il percorso di superamento della tendopoli di San Ferdinando proseguirà «con l'installazione dei moduli abitativi già disponibili e quelli che metterà a disposizione la Regione Calabria e che verranno distribuiti in dieci comuni del territorio». Lo ha annunciato il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari a conclusione della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocata nel municipio di San Ferdinando dopo l'incendio nella tendopoli che ha provocato la morte del 32enne senegalese Sylla Noumo. Il prefetto ha annunciato che martedì prossimo ci sarà un'altra riunione in Prefettura con i comuni interessati, per avviare il piano di distribuzione dei moduli abitativi. Si tratta di strutture da otto posti dotate di bagno e cucina, 30 delle quali già messe a disposizione dal ministero dell'Interno.
«Al momento non viene esclusa alcuna causa. Si sta lavorando per effettuare accertamenti tecnici e scientifici sulla tenda incendiata». A dirlo il procuratore di Palmi Ottavio Sferlazza, nel corso della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il magistrato, parlando con i giornalisti, ha chiesto tempo «per avere gli elementi necessari per avere un quadro della situazione».
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