I due reporter sono stati uccisi nell’attentato a Strasburgo. Il presidente dell’Eurocamera Tajani alle famiglie: «Nessuno li dimenticherà»
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Tanta commozione in occasione della cerimonia che si è tenuta al Parlamento europeo in memoria di Antonio Megalizzi e Bartosz Orent-Niedzielski, i due giornalisti uccisi nell'attentato a Strasburgo esattamente due mesi fa. Lo studio radiofonico 1 dell'Eurocamera è stato intitolato ai due reporter alla presenza di alcuni membri delle famiglie di Antonio e Bartosz.
La cerimonia
A svelare la targa il presidente dell'Eurocamera Antonio Tajani: «Il dolore e la tristezza non sono solo vostri ma anche nostri - ha dichiarato Tajani -, non possiamo fare nulla per curare le ferite che avete nel vostro cuore, ma sappiate che nessuno qui dimenticherà Antonio e Bartosz. Erano parte di noi e il loro progetto che è ripartito trasformerà il loro ricordo in una presenza viva di questi due giovani giornalisti, non soltanto dentro il Parlamento ma anche in quel mondo universitario che loro cercavano di informare su che cosa è l'Europa».
«Non chiudete i riflettori su Europhonica»
«Chiediamo ai membri del Parlamento, a chi lavora nella Commissione europea, a voi giornali e all'opinione pubblica di non chiudere i riflettori su Europhonica. Non facciamo morire il sogno di Antonio». Così il giornalista di Europhonica Andrea Fioravanti, amico e collega di Antonio Megalizzi (di origini calabresi) parlando oggi alla stampa a Strasburgo. «L'obiettivo di questa conferenza stampa - ha spiegato Fioravanti - è lanciare un appello: entro il 24 maggio, chiediamo che il Parlamento europeo faccia qualcosa di concreto per far sì che il sogno di Antonio e Bartek (Bartosz Piotr Orent-Niedzielskinon) sia vano. Sono passati tre anni difficili da quando è nato questo progetto, e due mesi che lo sono stati ancora di più. Oggi - ha aggiunto - abbiamo intervistato il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani, che ci ha promesso che farà tutto il possibile per sostenere Europhonica in futuro».
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