VIDEO | L'annuncio della costruzione risale al 2007 ma da allora non si è riusciti neanche ad aprire il cantiere
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Non si sentono rumori di escavatori, né si vedono reti metalliche che delimitano l’area di un cantiere. Sui terreni di Palmi, individuati per la costruzione del nuovo ospedale della piana, è tutto come 12 anni fa, quando fu annunciata la volontà di fare nascere un nuovo presidio ospedaliero nella piana.
Nel frattempo, quasi tutti gli ospedali del territorio, tranne quello di Polistena oggi in forte sofferenza, sono stati chiusi e tra imprese braccate dall’antimafia e fallite, ritrovamenti di reperti archeologici e altri ritardi in 12 anni non si è riusciti neanche ad aprire il cantiere.
«Sempre una storia maledetta – ha dichiarato Stefania Marino, presidente dell’associazione Pro-Salus – eppure la strada dovrebbe essere ormai in discesa. Sono stati risolti tutti i problemi: accertamenti geognostici, è stata ruotata la struttura, sappiamo di incontri in regione con la ditta, ma questo silenzio non ci piace per niente».
Individuata la nuova ditta, la D’Agostino che subentrerà alla Tecnis, ormai fallita, sembrava che la congiuntura astrale fosse ormai favorevole e che i lavori potessero iniziare. Ma come già successo innumerevoli volte in passato, anche l’ultimo cronoprogramma ha fatto la fine di quelli precedenti.
«Abbiamo scritto in Regione il 4 dicembre per la convocazione del tavolo tecnico, alla luce del nuovo scenario, cioè l’assegnazione dei lavori alla ditta D’Agostino. Dovrebbero cominciare a rimuovere i reperti archeologici. Per questa operazione ci avevano avvertito che sarebbero serviti due mesi, ma ancora non hanno iniziato. Intanto, però, il 9 di dicembre ci hanno risposto per dire che il tavolo tecnico sarebbe stato convocato solo dopo avere fatto le verifiche sugli asset aziendali della D’Agostino, quindi, ancora un rinvio e nessuna data certa».
Quando è stata data la notizia della costruzione del nuovo ospedale i quasi laureati di oggi stavano iniziando le scuole medie. Non è difficile capire che la maggior parte dei cittadini della piana, e di palmi in particolare, vivano questa situazione con un misto di rassegnazione, rabbia e incredulità.
E mentre ormai non si sa più a che santo votarsi, tanto che quest’anno si è optato per Babbo Natale (un cartello con la sua foto è stato affisso sopra quello dei “lavoro in corso”), la domanda di fondo che arrovella i cervelli di tutti i cittadini della piana, quando verrà costruito il nuovo ospedale di Palmi, pare rimanere senza risposta.