Il caso sollevato dalla testata vicina all’area liberal del Pd e la risposta del giornalista: «Convocato in banca, mi hanno chiesto dei pagamenti ai due cronisti Bianchi e Lucidi, forse avrebbero dovuto lavorare gratis?»
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«Chiusi i conti bancari di due megafoni della propaganda russa in Italia»: il titolo di Linkiesta apre la disfida. La firma è di Massimiliano Coccia, giornalista e marito di Pina Picierno, eurodeputata del Pd in primissima linea nelle battaglie pro Zelensky. Il caso riguarda Visione Tv e l’associazione Vento dell’Est. L’articolo racconta che un «importante istituto di credito» avrebbe chiuso i conti bancari della tv e dell’associazione «per violazione della normativa europea sulle sanzioni alla Russia».
Il sito web riferisce che «su Visione Tv, testata giornalistica diretta da Francesco Toscano e vicina ad Democrazia Sovrana e Popolare di Marco Rizzo, che è anche casa editrice, l’alert sarebbe scattato dopo la pubblicazione del libro di Vladimir Putin “Le vere cause del conflitto russo ucraino” e per le numerose iniziative organizzate insieme a rappresentanti del governo russo in Italia».
E qui inizia il mistero: Francesco Toscano, direttore dell’emittente online Visione Tv, smentisce che i suoi conti siano stati bloccati. Riferisce però di essere stato convocato alcuni giorni fa dal direttore della filiale di Intesa San Paolo a Reggio Calabria, che gli avrebbe sottoposto una serie di domande che definisce «bizzarre» sui bonifici effettuati verso Giorgio Bianchi e Andrea Lucidi. Bianchi e Lucidi sono due giornalisti inseriti negli elenchi dei putiniani d’Italia. Toscano si dice stupito delle domande sui pagamenti ai due professionisti e spiega di aver replicato al direttore della filiale: «Gli ho detto che Bianchi e Lucidi hanno lavorato per noi, dovrebbero farlo gratis?». Fine del discorso in banca, non ci sarebbero stati altri contatti.
Toscano, però, si è fatto un’idea: «A me sembra che l’articolo di Coccia – riporta il Fatto Quotidiano – più che raccontare una notizia, stia provando a farla accadere. C’è qualcosa di strano che si muove, come fa Linkiesta a sapere che ci vogliono chiudere i conti?».
Di certo c’è che Linkiesta, sito vicino all’area più liberal del Partito democratico, non ha mai risparmiato critiche alla galassia “rossobruna” e alla propaganda filorussa accusata di inquinare il dibattito politico in Italia. E ha individuato come appartenente a questa galassia anche la tv di Toscano. Che in un lungo video sul canale YouTube di Visione Tv spiega che è in atto un tentativo di limitare la diffusione di punti di vista diversi, che «si possa discutere di questa conflittualità con la Russia in maniera meno maccartista».