Per un sub commissario che parte, c'è un commissario che resta. Ed effettivamente potrebbe definirsi un lungo addio quello dell'ormai ex plenipotenziario della sanità in Calabria, Guido Longo, che ad una settimana esatta dalla destituzione avvenuta per mano del Consiglio dei Ministri risulta ancora ben saldo nel suo ufficio al terzo piano della Cittadella, almeno fino a ieri.

L'avvicendamento

Il 4 novembre, com'è noto, il Governo ha designato Roberto Occhiuto nuovo commissario ad acta procedendo così alla sostituzione del predecessore: il prefetto Guido Longo che ha retto le sorti della sanità in Calabria per quasi un anno. Già nella giornata successiva, il pomeriggio del 5 novembre, il presidente aveva preteso il passaggio di consegne avvenuto però senza troppo clamore e al riparo dalle telecamere. Era venerdì ma già l'ex commissario aveva iniziato a prender tempo, fissando per il lunedì successivo l'ufficiale commiato con i commissari straordinari da lui nominati alla guida delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi.

Il rinfresco

Il congedo si era tenuto sempre al terzo piano della Cittadella ma allietato da un rinfresco. Insomma, un commiato conviviale durante il quale il prefetto si era intrattenuto ripercorrendo i mesi della sua esperienza calabrese ma esprimendo costernazione per le modalità - ritenute probabilmente troppo brusche - della sua deposizione. Si sarebbe atteso forse una telefonata dai ministri, dopo la nomina dello scorso anno che aveva facilitato la fuoriuscita del Governo dall'impasse in cui era precipitato con la lunga serie di designazioni declinate o sabotate, e invece niente.

Un servitore dello Stato

Ma trascorsi tre giorni l'ex commissario continua a manifestare "attaccamento" per quell'incarico che aveva assunto in qualità di servitore dello Stato e tra la perplessità e il disorientamento dei dipendenti del dipartimento si aggira ancora per i corridoi e per gli uffici che lo hanno accolto per quasi un anno. Al terzo piano della Cittadella si respira, infatti, aria di dismissione, ieri il sub commissario Angelo Pellicanò ha protocollato le sue dimissioni, il professionista era stato espressamente voluto da Longo per affiancarlo nella sua avventura sanitaria.

Il nuovo sub

Dimissioni che potrebbero facilmente spianare la strada ad una nuova nomina. Il presidente Roberto Occhiuto aveva, infatti, annunciato la formazione della nuova struttura commissariale entro dieci giorni, e già circola il nome di un professionista che corrisponde agli identikit forniti nelle ultime settimane. Un medico che ha conosciuto le sue fortune fuori dai confini calabresi ma cosentino di nascita. Il principale indiziato a ricoprire l'incarico di sub commissario è Giuseppe Quintavalle, cosentino di 58 anni e attuale direttore generale del policlinico Tor Vergata di Roma. Un lungo curriculum di esperienze e un nome capace di mettere d'accordo i desiderata dei ministeri e quelli del governatore. Tuttavia, non è ancora fatta. Pare si sia in attesa che il professionista sciolga la riserva.