Il drammatico appello del presidente del Parco: «È una catastrofe senza precedenti. Le fiamme hanno ripreso vigore anche nell'area grecanica, fate presto o andrà tutto in fumo»
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L’incendio che da giorni insiste nel territorio montano di San Luca dopo aver ripreso vigore, ha ormai raggiunto le Faggete vetuste di Valle Infernale da poco proclamate patrimonio Unesco. «Le fiamme sono arrivate a meno di un chilometro da uno degli scrigni di biodiversità più importante dell’intero Parco dell’Aspromonte», è il nuovo e forte allarme lanciato dal presidente dell'Ente, Leo Autelitano.
«Contemporaneamente, con molta, apprensione, registriamo che l’incendio che ha colpito l’area grecanica, soprattutto nella zona di Roccaforte del Greco, si sta dirigendo adesso verso la zona A del Parco, quella a riserva integrale. Servono urgentemente mezzi aerei, su entrambi i fronti, altrimenti tutto il Parco andrà bruciato, in una catastrofe senza precedenti. Chiediamo con estrema impellenza l’invio del supporto dall’alto perché, tutti gli sforzi che vengono fatti via terra dai volontari e dal personale presente, potrebbe non bastare. Non c’è più tempo, è una questione di minuti per salvare le Faggete vetuste», ha concluso Autelitano.
AGGIORNAMENTO ORE 16.10
Il fuoco è ormai a ridosso della Valle Infernale a San Luca. Le antiche foreste rientrate poche settimane fa nel patrimonio Unesco sono ormai attorniate dalle fiamme, il che rende ancora più evidente la necessità di un intervento aereo per domare l'incendio.
Spirlì: «Attivi 4 mezzi aerei»
«La Regione, Calabria verde e la Protezione civile stanno mettendo in campo tutti gli uomini e tutti i mezzi a disposizione, aerei e di terra, per contrastare il vasto incendio che sta interessando il territorio di San Luca». Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, in merito ai roghi che si sono sviluppati nel centro del Reggino.
«Dalle ore 8 di questa mattina – spiega il presidente –, nell’area colpita dai roghi sono attivi tre diversi canadair, che si allontanano dalle zone delle operazioni solo per necessità di rifornimento o per i cambi di equipaggio. A questi mezzi si è aggiunto, dalle ore 9 alle 13, anche un elicottero regionale, su cui è stata appositamente montata una vasca per il carico dell’acqua. A terra sono invece presenti i volontari del dipartimento nazionale di Protezione civile, due autobotti di proprietà della Regione e le diverse squadre di cantiere, per un totale di circa un centinaio di uomini. Sono inoltre operativi anche due direttori delle operazioni di spegnimento di Calabria Verde».
«Il nostro auspicio – aggiunge Spirlì – è che l’attuale spiegamento di forze sia sufficiente per far rientrare l’emergenza al più presto. Un’emergenza rispetto alla quale è necessario ritrovare il giusto senso della responsabilità e dell’opportunità, soprattutto da parte dei rappresentanti istituzionali. Non sono più disposto ad ammettere dichiarazioni e atteggiamenti tipici delle campagne elettorali, né, tanto meno, attacchi sferrati contro chi, con coraggio e abnegazione encomiabili, sta lavorando per circoscrivere e infine mettere fine agli incendi che stanno devastando la nostra regione».
«Purtroppo – conclude il presidente della Regione –, dobbiamo ancora fare i conti con i continui attacchi dei piromani, il cui scopo è, ormai chiaramente, quello di distruggere il nostro inestimabile patrimonio boschivo, urbanistico e culturale. Per fermare questi individui sarebbe opportuno un deciso inasprimento delle pene, altrimenti questa furia criminale è destinata a durare ancora molto a lungo».
Prociv: «Massimo impegno per l'Aspromonte»
«Sin dalle prime ore di questa mattina, sul fronte divampato a nord del Parco, nell'area del comune di San Luca, stanno operando in rotazione tre canadair, un elicottero regionale, tre squadre regionali più ulteriori due squadre di volontariato delle organizzazioni nazionali intervenute da fuori regione, mentre sul fronte nel territorio del comune di Roccaforte del Greco, due canadair ed un elicottero S-64 dei Vigili del Fuoco, a supporto di sette squadre dell'Ente regionale, Calabria Verde e di tre squadre delle Associazioni Nazionali di Volontariato, dispiegate in Calabria a seguito dello stato di mobilitazione nazionale del Sistema di Protezione Civile». È quanto precisa la Protezione Civile in merito alla situazione degli incendi che stanno interessando il Parco Nazionale dell'Aspromonte, sottolineando che gli incendi in atto sull'Aspromonte sono solo due dei 22 che da questa mattina, hanno richiesto, su tutto il territorio nazionale, il concorso dei mezzi della flotta aerea dello Stato.
«Il Dipartimento della Protezione Civile - spiega una nota - sta seguendo, in stretto contatto con i referenti regionali e col Presidente del Parco Nazionale, tutte le attività portate avanti per contenere la propagazione delle fiamme e mettere in sicurezza il territorio, attività che proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno l'operatività dei mezzi aerei di operare. Il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio e il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, hanno avuto, inoltre, un continuo confronto, a dimostrazione dell'importanza che le aree dei Parchi Nazionali ricoprono nel nostro Paese».
L'allarme del Wwf Italia
«Del Parco dell'Aspromonte rischia di restare solo cenere». È l'allarme lanciato in una nota da Wwf Italia. «Siamo particolarmente vicini al presidente Autelitano - afferma Dante Caserta, vicepresidente di Wwf Italia - e a tutte le persone che vivono e lavorano nel Parco dell'Aspromonte. Siamo in contatto diretto con i nostri volontari locali e con le guide del Parco e ci uniamo alla loro richiesta di fare intervenire immediatamente ulteriori mezzi aerei o sarà troppo tardi e perderemo per sempre un patrimonio di inestimabile valore. Serve anche maggiore vigilanza a terra perché, nelle aree in cui le fiamme erano state spente, si sono registrati nuovi focolai, evidentemente appiccati da criminali senza scrupoli che in maniera sistematica stanno continuando a spargere inneschi. Questa situazione sta mettendo in ginocchio un intero territorio e se non presidiata rischia di vanificare ogni sforzo».