«Voglio sapere come stanno i miei figli»: sono state queste le sole parole pronunciate da Vitaliano Corasaniti mentre le fiamme avvolgevano il suo appartamento e si consumava la tragedia della sua famiglia. Tre figli morti, gli altri ricoverati in gravi condizioni.

È drammatica la testimonianza di Salvatore Zucco, uno dei vicini di casa. Nel corso dell'ultima puntata della trasmissione Dopo la notizia andata in onda oggi ha raccontato una scena straziante: Vitaliano e uno dei figli sono aggrappati alla ringhiera, i pompieri li riescono a portarli in salvo. L'uomo ha ustioni su gran parte del corpo ma il suo pensiero è solo rivolto solo ai figli e alla moglie. 

Papà Vitaliano si trova con il figlio ricoverato all'ospedale di Catanzaro, più gravi le condizioni di mamma Rita e della figlia di 10 anni. Per loro si è reso necessario il trasferimento fuori regione, troppo gravi le ustioni riportate. Un'altra vicina, nelle ore successive al dramma, aveva raccontato proprio della donna, dal balcone con in braccio la bambina chiedeva disperatamente aiuto, alle sue spalle le fiamme. 

Ad aprire la porta di quella casa trasformatasi in una trappola infernale ci hanno provato anche altri ragazzi: «Era l'una, un ragazzo si è accorto dell'incendio. Abbiamo chiamato soccorsi, le forze dell'ordine, poi abbiamo tentato noi stessi di intervenire ma non siamo riusciti ad aprire la porta. Abbiamo rischiato la vita anche noi» - ha raccontato un giovane nel corso della diretta.

«Le periferie sono una bomba»

Via Caduti 16 marzo 1978 in località Pistoia, quartiere sud di Catanzaro. Un quartiere difficile quello in cui si è consumato il dramma, una zona dove degrado e povertà la fanno da padroni. «È un dovere per noi affrontare questa situazione» - ha detto l'assessore comunale alle Politiche sociali di Catanzaro Venturino Lazzaro intervenuto nel corso della diretta. «Era ed è al primo posto delle mie priorità, ho già avuto incontri con associazioni di volontariato di quelle zone, perchè guardarsi in faccia è di fondamentale importanza per capire i problemi. In quel quartiere ci sono realtà difficili anche solo da raccontare».

A chiedere che quella zona di Catanzaro non sia abbandonata è stato anche Giuseppe Apostoliti (Forum Terzo settore Catanzaro): «Siamo pronti a essere vicini all'amministrazione comunale, non è ammissibile che questo quartiere sia abbandonato sotto tutti gli aspetti da anni. Bisogna mettere il piede sull'acceleratore e una mano sulla coscienza per agire velocemente per dare servizi a questo quartiere».

E a sollevare il problema delle periferie spesso abbandonate a se stesse è anche il Garante per l'Infanzia Antonio Marziale: «Le periferie sono una bomba atomica, è necessario iniziare seriamente a contaminarle con la società e non lasciare che diventino dei ghetti».