«San Luca si ritrova unita davanti a questa tragedia e con San Luca l'intera comunità della Calabria». I quattro ragazzi morti nello scontro sono le «ultime vittime della statale 106, erano in strada per un bel gesto di misericordia. Gesti di grande valore, come dare da mangiare a chi ha fame, da bere a chi ha sete, fare una vista a un malato, fare una visita a un carcerato». L’omelia – la cerimonia funebre è officiata dal vescovo della Diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva, insieme al giovane parroco don Gianluca Longo e all’ex parroco don Pino Strangio – sottolinea il valore del gesto delle vittime: «Un gesto di misericordia. Su quella strada spesso si infrangono sogni e speranze, come quelle di questi 4 ragazzi. Quando le strade non sono agevoli, si muore e le comunità soffrono questa situazione. Mettiamo nelle mani di Dio questo figli rimasti senza mamme. Di fronte alla morte abbiamo bisogno di ritrovare speranza, per i nostri cari e per la nostra terra».

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Il dolore di San Luca: folla immensa ai funerali dei 4 giovani

Sono arrivate poco dopo le 10.30 in piazza Dante, a San Luca, le salme delle quattro vittime dell'ennesima strage targata 106. Ad accoglierle, l'intera comunità del paesino jonico che, in un silenzio quasi irreale e sotto la pioggia, le ha accompagnate fino alla chiesa con un corteo silenzioso e accompagnato dal suono delle campane a morto.

Una folla immensa, per dare l'ultimo saluto ad Antonella Romeo (21 anni), Teresa Giorgi (34 anni), Elisa Pelle (24 anni) e Domenico Romeo (27 anni). I quattro giovani hanno perso la vita nel tragico frontale avvenuto il giorno dell'Epifania su quella che ormai è stata battezzata come "la strada della morte". Viaggiavano su una Fiat Panda, di cui dopo l'impatto con un'altra vettura, è rimasto ben poco. Le esequie dopo l'autopsia sulle salme, disposta dalla Procura di Catanzaro  che sta indagando per ricostruire la dinamica dell'incidente. 

Il sindaco: «Sulle nostre strade più croci che alberi»

«La morte di un giovane colpisce l'intera comunità. Una vita che si spegne presto toglie futuro e fiducia a tutti». Queste le parole del sindaco Bruno Bartolo, che durante la cerimonia funebre ha voluto esprimere «le condoglianze ai parenti delle vittime e a tutta la comunità. Oggi è il giorno del dolore e non della polemica, ma un dato è certo. Sulle nostre strade ci sono più croci che alberi. Eventi così tragici non trovano spiegazione. In questo momento di estremo dolore ringrazio i sindaci che sono intervenuti per solidarietà e tutti coloro che hanno espresso parole di cordoglio».

Per la giornata di oggi, il sindaco di San Luca ha proclamato il lutto cittadino. Chiuse tutte le scuole di ordine e grado presenti nel territorio comunale e bandiere a mezz'asta nelle sedi comunali e negli altri edifici pubblici. Un intero paese fermo, per partecipare al grande dolore che ha colpito le famiglie delle quattro vittime. 

Al termine della cerimonia e dopo l'uscita dei quattro feretri dalla chiesa, palloncini bianchi sono stati fatti volare in cielo.