Giada ha quasi 10 mesi. E’ troppo piccola per capire il dolore che si è abbattuto sulla sua famiglia quando aveva appena due giorni di vita. La sua mamma, Tiziana Lombardo, 37enne originaria di Paravati, è morta 48 ore dopo il parto. Un aneurisma addominale, dirà l’autopsia. Sulla vicenda è in corso un'indagine che accerterà eventuali responsabilità. La tragedia si è consumata la mattina del 5 gennaio scorso all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia. Il marito di Tiziana, Antonio Libertino, si è dovuto misurare con la gioia della nascita della secondogenita e il dolore per la perdita della sua compagna di vita.

Ma soprattutto ha dovuto consolare suo figlio Pasquale, di appena 5 anni, a cui ha dovuto spiegare che "la mamma era volata in Cielo". È passato quasi un anno da quella disgrazia. Un lutto che Antonio sta ancora elaborando. Un dolore racchiuso nel libro “Tiziana, Amore che genera amore”. Una raccolta di foto, disegni, pensieri e poesie che hanno rappresentato per il giovane insegnante una terapia di fronte ad una tragedia immensa.

 

Lo incontriamo davanti alla Cattedrale di Mileto. Un luogo a lui caro, perché è qui che nel 2009 sposò la sua Tiziana. Ed è qui che l’ha accompagnata nel suo ultimo viaggio terreno. «Tiziana vive nel mio cuore - racconta volgendo lo sguardo al cielo - e io vivo per lei e per i nostri due figli. I doni più preziosi che mi ha lasciato». A prendersi cura della piccola Giada è ora la nonna materna. «Era troppo piccola, da solo non ce l’avrei fatta. La sua nonna è diventata la sua mamma. E poi dovevo occuparmi del fratello più grande a cui ho dovuto raccontare la verità sin da subito».

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Gli chiediamo come immagina il suo futuro. «Continuerò a mantenere viva la memoria di mia moglie Tiziana e farò il possibile per essere un buon padre per i miei due figli Giada e Pasquale, senza i quali la mia vita non avrebbe più avuto senso».