Alberto Liguori, originario di San Demetrio Corone, proposto quale nuovo procuratore capo di Civitavecchia. Lo ha stabilito la quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura. Il togato, già presidente del tribunale di Sorveglianza di Catanzaro e membro di Palazzo Bachelet, ha ottenuto quattro voti, mentre si è registrata solo un'astensione. Un componente invece era assente.

Liguori ha ottenuto di recente un provvedimento favorevole da parte del Consiglio di Stato che aveva annullato definitivamente la delibera di non conferma delle funzioni direttive di primo grado nel periodo in cui il magistrato era procuratore capo di Terni. La vicenda, com'è noto, riguarda le chat con Luca Palamara e gli interessamenti per gli incarichi semi-direttivi nel tribunale di Cosenza. Superato questo scoglio, Liguori si candida dunque a diventare il capo di una delle procure più importanti del Lazio, dopo quella di Roma.

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In prospettiva futura l'eventuale incarico direttivo di Liguori a Civitavecchia cambierebbe le carte in tavola per le procure di Catanzaro e Cosenza, due uffici direttivi per i quali ha presentato domanda. Liguori, oltre ad essere un magistrato di lungo corso, ha accumulato diverse esperienze professionali che oggi arricchiscono il suo curriculum. Insomma, il possibile passaggio di Liguori a Civitavecchia è da leggere nell'ottica di un "avversario" in meno per chi ambisce a prendere il posto sia di Nicola Gratteri che di Mario Spagnuolo, il quale darà l'addio alla magistratura il prossimo 20 marzo con una cerimonia che si terrà nel tribunale di Cosenza.