Il sindaco Stasi ha negato la concessione alla Nuovo Pignone di fronte ai mancati chiarimenti richiesti sulla possibilità di una convivenza equilibrata tra industria, turismo e marineria. Si apre all'ipotesi dell'insediamento nella zona industriale
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Oggi il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ha reso nota la sua presa di posizione in merito alla richiesta di concessione di un'area nel porto alla Nuovo Pignone, azienda di proprietà di Baker Hughes. La richiesta di chiarimenti ed integrazioni avanzata dal Comune in sede di Conferenza dei servizi ha incontrato un'opposizione netta, e la richiesta di differimento dei termini è stata rigettata. La Conferenza dei servizi, pensata per comporre le varie istanze coinvolte anziché affrettarne la conclusione, ha sollevato questioni di grande rilevanza per il Comune, che ha l'onere istituzionale di rappresentare le esigenze dell'intera comunità. Le questioni riguardano sia il piano tecnico-urbanistico, comprendente usi civici, conformità agli strumenti di valutazione del rischio idrogeologico e il piano regolatore del porto, sia aspetti più generali e strategici come la compatibilità con la banchina crocieristica, misure per la marineria e l'armonizzazione generale del porto.
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Il Comune ha richiesto elementi di chiarimento ed integrazione, ma gran parte di essi non è stata fornita. Nonostante le modifiche apportate al progetto a pochi giorni dalla scadenza dei termini, il differimento richiesto è stato negato. Non sono stati presentati elementi concreti che rassicurino sul fatto che il processo attuale miri a una convivenza equilibrata tra industria, turismo e marineria, senza un chiarimento istituzionale sul finanziamento della banchina crocieristica e misure ambientali.
Di fronte a questa mancanza di chiarezza, il Comune ha formalizzato un parere negativo alla Conferenza dei servizi, chiedendo la convocazione di una nuova conferenza per affrontare gli aspetti ritenuti imprescindibili. Il sindaco Stasi ha sottolineato che non vi è una chiusura aprioristica all'insediamento proposto da Baker Hughes, ma è fondamentale avere chiarezza sul percorso e sul destino di altri progetti portuali.
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Stasi ha espresso preoccupazione per i tentativi di semplificazione burocratica che rischiano di esautorare il ruolo degli enti e delle conferenze dei servizi. Ha dichiarato di confidare che questo sia stato solo un primo passo e ha invitato a un tavolo istituzionale per chiarire ogni aspetto e condividere atti concreti.
Nelle prossime ore, il sindaco scriverà al presidente della Giunta regionale e ai soggetti interessati, valutando anche l'ipotesi di prevedere l'insediamento nella zona industriale, fuori dall'area portuale ma collegata ad essa. Questa ipotesi è considerata separatamente dal percorso attuale, ma potrebbe rappresentare una soluzione politico-istituzionale per mitigare timori e impatti.
Il sindaco ha concluso affermando che l'amministrazione comunale non vede l'insediamento come un problema, ma come un'opportunità che deve essere gestita nel rispetto degli interessi della comunità e con una chiara visione strategica.