Spingere sulle vaccinazioni, coinvolgendo i medici di base e pediatri. È l’obiettivo di due protocolli d’intesa che la Regione Calabria ha siglato oggi con le rispettive rappresentanze professionali, per effettuare i vaccini a domicilio. Ne dà notizia il presidente Roberto Occhiuto, che rimarca la delicatezza della nuova fase emergenziale.

«La variante Omicron è molto contagiosa – afferma Occhiuto in una nota -, secondo gli scienziati da 2 a 5 volte più della variante Delta. Ma chi è vaccinato anche con la terza dose, il cosiddetto booster, è molto protetto rispetto al rischio di ospedalizzazione. Dobbiamo, dunque, continuare con determinazione la campagna vaccinale, perché in Italia ci sono ancora 5 milioni e 750 mila persone che non hanno ricevuto alcuna dose e non hanno contratto la malattia. Tre milioni sono nella fascia d’età tra i 30 e i 59 anni: persone che lavorano, che si spostano molto, che hanno una intensa vita sociale».

La premessa sulla quale il governatore poggia la strategia della Cittadella per affrontare la quarta ondata pandemica: «La Regione Calabria oggi - in linea con quanto indicato dal generale Figliuolo - ha firmato due protocolli d’intesa con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta proprio per incidere ancor di più sulle vaccinazioni. Vengono incentivate le inoculazioni a domicilio e soprattutto vengono invitati i medici di medicina generale a convincere i loro pazienti che ancora non si sono sottoposti al vaccino: per ogni prima dose effettuata al medico verrà riconosciuta una remunerazione di 25 euro».

Insomma, la Regione stringe il cerchio intorno ai no vax, nel tentativo di superare le diffidenze di chi ancora non accetta di immunizzarsi.
«Vogliamo aiutare gli operatori sanitari in questa complicata fase della pandemia – conclude Occhiuto -, ma vogliamo anche che ciascuno di noi si senta parte in causa in questa ancora difficile battaglia contro il Covid».

Intanto sono iniziate in Calabria le terze dosi di vaccino anti covid anche per la fascia di età 16-17 anni e per i fragili tra i 12 e i 15 anni. Lo ha reso noto la Protezione civile regionale, spiegando che «i ragazzi di età compresa tra i 16-17 anni possono prenotarsi e vaccinarsi attraverso la consueta modalità offerta del sistema di PosteItaliane: prenotazioni.vaccinicovid.gov.it».

Da oggi terza dose anche per i minorenni

I giovani di età compresa tra i 12 e i 15 anni, ha aggiunto la Protezione civile, «possono presentarsi ai punti vaccinali in modalità ‘Open’, ma dovranno presentare la documentazione comprovante le condizione di fragilità e verranno valutati dal medico vaccinatore».

Anche oggi vengono registrate lunghe file nelle strutture calabresi destinate ad effettuare i tamponi, mentre i centri vaccinali presentano un alto afflusso di persone.