Indagato nell’inchiesta Lande desolate, il governatore non ha intenzione di fare un passo indietro e punta il dito contro “i polveroni” giudiziari che sporcherebbero l’immagine della Calabria. Che ne pensi?
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La vicenda relativa all’inchiesta da un punto di vista della tenuta delle istituzioni, potrebbe rilevarsi drammatica e con il rischio della delegittimazione definitiva delle istituzioni politiche e dell’isolamento di uno degli uomini più esposti sul fronte della lotta alla criminalità organizzata. Chiediamo, dunque, ai nostri lettori di voler partecipare alla consultazione con l’auspicio che le risultanze possano contribuire a riportare la discussione nei binari del rispetto istituzionale.
Oggi partiamo con un nuovo sondaggio, anzi due, il primo è già in rete e riguarda il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio. Il secondo lo sarà a momenti e riguarda il lavoro del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri sul fronte della lotta alla corruzione nella Pubblica amministrazione e alle infiltrazioni della 'ndrangheta nelle istituzioni. Due sondaggi diversi che, tuttavia, partono però da quanto è avvenuto in questi giorni. Un’inchiesta della Procura di Catanzaro, infatti, ha coinvolto il massimo esponente politico e istituzionale della Calabria, il governatore della Regione. Ciò ha determinato un serrato dibattito nell’opinione pubblica, piuttosto che, nel mondo della politica. Il detonatore è stato innescato dallo stesso presidente Oliverio, il quale, ha reagito all’inchiesta in maniera vivace e poco ortodossa. Nell’affermare la sua innocenza, infatti, ha annunciato dai microfoni di Rai news una protesta clamorosa: lo sciopero della fame ed ha accusato, senza mezzi termini, il procuratore Gratteri di volerlo infangare.
Una reazione inedita da un esponetene del Pd che ha sempre fatto della “fiducia nella magistratura un mantra istituzionale. Alle accuse di Oliverio, il procuratore Gratteri, indirettamente, ha risposto dai microfoni di Rai 1, affermando, nel corso della trasmissione Uno mattina, di essere sicuro delle risultanze investigative. Sulla rete si è sviluppato un dibattito, come al solito feroce. Un sentimento che, lacnews24.it, con questo sondaggio, tenta di razionalizzare cercando di cogliere il sentimento, la tendenza che si registra nell’opinione pubblica. La vicenda, infatti, da un punto di vista della tenuta delle istituzioni potrebbe rivelarsi drammatica e con il rischio nefasto della delegittimazione definitiva delle istituzioni politiche e, dell’isolamento di uno degli uomini più esposti sul fronte della lotta alla criminalità organizzata. Chiediamo, dunque, ai nostri lettori di voler partecipare alla consultazione con l’auspicio che le risultanze possano contribuire a riportare la discussione nei binari del rispetto istituzionale.
Pasquale Motta
Direttore responsabile di Lacnews24.it