Il Tribunale Penale di Marsiglia, in Francia, ha inflitto condanne fino a 13 anni di carcere a 22 imputati affiliati alla 'ndrangheta. Le pene più severe sono state inflitte ai responsabili di una rete che operava nel sud della Francia tra giugno 2018 e metà settembre 2020. Patrick Viegas, 36 anni, che era all'isolamento in carcere da 4 anni e considerato come il capo di questa rete, è stato condannato a 10 anni di carcere e a una multa di 100.000 euro.

Il suo ex socio e uomo di fiducia, Rémy Elisa, anche lui 36 anni, è stato condannato a 13 anni. Domenico Magnoli è stato condannato a sei anni di carcere e a una multa di 30.000 euro per aver svolto delle attività di intermediario, in qualità di membro della famiglia Magnoli, considerata affiliata alla 'ndrangheta.

La compagna thailandese di Viegas all'epoca dei fatti, Worowan Jitklang, accusata di aver preso parte a questo traffico, è stata condannata a 4 anni di carcere, di cui 3 anni in regime di libertà vigilata, che sconterà a casa sotto sorveglianza elettronica, e a una multa di 20.000 euro.

Gli imputati tra gli altri reati dovevano rispondere dei reati di "importazione di stupefacenti, in particolare resina di cannabis e cocaina, in banda organizzata", "associazione a delinquere in vista dell'esportazione di stupefacenti nell'ambito in banda organizzata" e "riciclaggio" dei proventi di quei traffici.

La scoperta di questo vasto traffico con ramificazioni europee è iniziata con un semplice controllo doganale nel giugno 2018, durante il quale è stato arrestato un di un 'mulo' di ritorno dalla Spagna con 20 kg di cannabis. Dopo un'indagine gli inquirenti sono riusciti a rintracciare Patrick Viegas e il suo socio.