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Per Locri ancora una maglia nera. A consegnarla è il rapporto dell’istituto di ricerca Ermes sull’assenteismo nella pubblica amministrazione e diffuso dal Sole 24 Ore. Secondo i dati riferiti al 2016 nella città di Zaleuco malattie, congedi, permessi e ferie hanno tenuto lontano dagli uffici i dipendenti del municipio per quasi 100 giorni l’anno. Un primato nazionale molto poco lusinghiero, per contrastare il quale non sono serviti a nulla gli appelli e le denunce negli anni scorsi del sindaco Giovanni Calabrese. Il primo cittadino aveva anche chiesto, in modo provocatorio, l’intercessione di Gesù Bambino, conquistando le prime pagine delle testate nazionali e molte ospitate nei salotti tv.
«Mi rivolgo a te - scrisse Calabrese nel 2014, raccomandandosi al Bambinello - non sapendo a chi altro rivolgermi. Sono costretto ad affermare che solo una minima parte dei dipendenti comunali lavora in modo serio e onesto, mentre tanti altri stanno a guardare in attesa che arrivi il fatidico "ventisette" per potersi vedere accreditato in banca l'importante, ma non sudato stipendio». Una provocazione che conquistò la ribalta italiana per qualche giorno ma che, a quanto pare, non è servita a molto.
Nel febbraio scorso, poi, ci provarono i carabinieri a mettere un freno a questo andazzo, con un blitz in Comune. I militari piantonarono tutte le uscite del palazzo di città, passando al setaccio i registri delle presenze. Ma per ora l’azione degli investigatori non ha prodotto esiti giudiziari. Il motivo forse risiede anche nel fatto che si tratta di assenteismo ordinario, di malattie certificate con generosità, di permessi concessi ad ampio raggio e congedi dati senza troppi controlli.