Il piano della ‘Ndrangheta sarebbe quello di uccidere il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri. L’allarme è stato lanciato dai servizi di sicurezza di un Paese straniero avrebbero infatti intercettato una comunicazione sospetta che farebbe pensare ad un progetto di attentato nei confronti del magistrato calabrese che proprio nei giorni scorsi è stato bocciato al Csm per l’incarico di capo della Procura nazionale antimafia. La notizia, lanciata stamani dal Fatto quotidiano e poi ripresa da agenzie e testate nazionali, sta registrando diverse reazioni. Nel frattempo il Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, a quanto si apprende, ha attivato le procedure per acquisire informazioni in merito a quanto riportato in prima battuta dal noto quotidiano.

Abramo: «I clan temono Gratteri»

«Sono sinceramente dispiaciuto che Nicola Gratteri non sia riuscito a vincere la corsa per assumere la guida della Direzione nazionale antimafia, e posso dirlo sia da sindaco di Catanzaro che da semplice cittadino del capoluogo in cui ha sede la Procura che il magistrato calabrese guida da anni in modo esemplare. È proprio per i risultati ottenuti a Catanzaro che non posso non sottolineare quanto sia importante che Gratteri continui a essere uno dei baluardi contro la lotta alla 'ndrangheta in Calabria. È in virtù di questa sua incisiva azione che le cosche calabresi continuano a temerlo e progettano, come ho avuto modo di leggere proprio questa mattina su un conosciuto quotidiano nazionale che cita fonti dei Servizi, un altro attentato». Lo dice il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. «È l’ennesimo, preoccupante episodio - aggiunge - che segnala quanto il magistrato calabrese dia fastidio alla criminalità. A Gratteri rivolgo sincera solidarietà con la certezza che, nemmeno in questa occasione, si farà intimorire».

Mangialavori: «Vicenda inquietante» 

«La ‘ndrangheta non ha ancora rinunciato al folle obiettivo di attentare alla vita del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. È la riprova che le cosche calabresi sono ancora potenti e che la lotta alla criminalità organizzata deve andare avanti con rinnovato vigore e senza tentennamenti». È quanto afferma il senatore Giuseppe Mangialavori. 

«Secondo quanto raccontato dal Fatto Quotidiano – spiega il coordinatore regionale di Forza Italia –, la ‘ndrangheta avrebbe intenzione di “far saltare in aria” Gratteri. L’allarme sarebbe stato lanciato dal Sudamerica, dove i servizi di sicurezza di un Paese non precisato avrebbero intercettato un dialogo in cui si progettava un attentato al magistrato antimafia più importante del mondo. Gratteri ha dedicato la sua vita alla lotta alla criminalità organizzata e merita la solidarietà e la vicinanza di tutti i cittadini e di tutte le istituzioni, anche di quelle che, di recente, hanno tentato di mortificarne la straordinaria storia professionale».  «Queste nuove rivelazioni – conclude Mangialavori – sono il segno che la ‘ndrangheta vuole tentare di alzare ancora di più il livello della tensione. Lo Stato deve farsi trovare pronto. Mi auguro che si definiscano al più presto i contorni di una vicenda a dir poco inquietante e che a Gratteri e alla sua famiglia sia garantita la massima protezione».

Magorno: «L’impegno di Gratteri fondamentale per la Calabria»

«Ancora una volta, purtroppo, leggiamo di un allarme che riporta vili minacce contro il procuratore Nicola Gratteri. Il suo prezioso lavoro ha restituito tanta fiducia ai cittadini, il suo impegno si sta rivelando fondamentale per il futuro della Calabria. Siamo al suo fianco per affermare la cultura della legalità. Bene ha fatto il Presidente del Copasir, Adolfo Urso, ad attivarsi immediatamente per mettere in campo azioni volte a tutelare Gratteri e il suo operato». Così in un post su Facebook il senatore di Italia Viva e segretario Copasir, Ernesto Magorno.

Copasir: «Solidarietà a Gratteri»

«Ho telefonato questa mattina al procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, per esprimergli piena solidarietà e vicinanza anche a nome di tutto il Copasir. Nell'occasione ho ribadito l'impegno del Comitato sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, a tutela della Sicurezza nazionale. Siamo tutti consapevoli di quanto importante sia la risposta comune delle istituzioni, la storia ce lo insegna». Lo scrive in un tweet il presidente del Copasir, Adolfo Urso.

Giuseppe Conte: «Sostegno a Gratteri, approvare subito ergastolo ostativo»

«La 'ndrangheta progetta un attentato contro il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, che vive sotto minaccia di criminali senza scrupoli e dovrà dunque avere la scorta rafforzata. Ora più che mai dobbiamo far sentire tutta la nostra vicinanza, la nostra forza, il nostro sostegno a chi, come Gratteri, con un lavoro preziosissimo, si batte ogni giorno contro i clan in prima linea. Per tutti noi». Così il lader del M5s Giuseppe Conte su Fb.

«È necessario alzare il livello di lotta alle mafie, con un'azione politica coraggiosa, senza esitazioni e pause. La lotta alla mafia è un banco di prova cruciale per la politica, non ammette passaggi a vuoto. Il Movimento 5 Stelle chiede che ci sia una corsia preferenziale al Senato per la proposta di legge, già approvata alla Camera, sull'ergastolo ostativo».

«La Corte Costituzionale aveva dato un anno di tempo al Parlamento per intervenire con una normativa su questa materia e tornerà a riunirsi martedì 10 maggio in udienza pubblica. In Parlamento manca solamente la discussione e l'approvazione da parte del Senato. Non possiamo rischiare che boss mafiosi e condannati per gravissimi reati usufruiscano dei benefici penitenziari e possano uscire dal carcere, in assenza di una disciplina di legge uniforme».

«Approviamo questa legge al Senato e dimostriamo con i fatti di dare risposte concrete al Paese. Per la sicurezza di tutti i cittadini, per chi lotta ogni giorno, per le vittime di mafia e per chi ha dato la propria vita per la legalità e la giustizia. Una latitanza da parte della politica sarebbe grave e ingiustificabile. Il M5S c'è e ci sarà», conclude Conte.

Orrico: «Forse percepito come isolato»

«Appena due giorni fa Nicola Gratteri non ce l’ha fatta a diventare Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo: il plenum del Csm ha bocciato la sua candidatura con 7 voti contro i 13 indirizzati a Giovanni Melillo. Di oggi, invece, la notizia che la ‘ndrangheta – intercettata all’estero dai servizi di sicurezza di altro Paese che hanno poi avvertito quelli italiani – lavora sempre all’ipotesi di “farlo saltare in aria”. Forse, il magistrato calabrese, è percepito come isolato. Forse, e dico forse, la storia dei giudici italiani antimafia non ci ha insegnato molto». Lo scrive Anna Laura Orrico, deputata del M5s.

Scutellà: «Siamo tutti Gratteri»

«Sconcerto e indignazione. Sono questi i sentimenti che accompagnano la notizia rilasciata dai servizi segreti sulla possibilità di un attentato a danno del Procuratore Antimafia Nicola Gratteri da parte dei clan calabresi. Siamo vicini e solidali al nostro procuratore che ogni giorno rende i tanti cittadini puliti e onesti, orgogliosi di vivere in questa terra. Purtroppo non è la prima volta che il dottor Gratteri è esposto a pericoli mortali, dopo una vita spesa nell’impegno e sotto protezione. L’Italia deve molto a Gratteri, grazie per la sua abnegazione a difesa della legalità e dello Stato. Se la ‘ndrangheta vuole uccidere Gratteri, allora dobbiamo essere tutti come Gratteri». Lo afferma Elisa Scutellà, portavoce calabrese del Movimento cinque Stelle alla Camera dei Deputati e componente della Commissione parlamentare Giustizia.

Mazzuca: «Gratteri non arretri nella sua lotta»

Giuseppe Mazzuca, presidente del Consiglio comunale di Cosenza, si unisce al coro di quanti stanno esprimendo grande preoccupazione per le vicende che interessano Nicola Gratteri. «Quanto riportato dal Fatto Quotidiano - ha dichiarato – è allarmante. Gli esprimo la massima solidarietà invitandolo a non arretrare di un centimetro nella sua lotta alla ‘Ndrangheta».

Saccomanno: «A Gratteri il più ampio sostegno»

«Le notizie riportate dalla stampa e non smentite dal Procuratore Nicola Gratteri sono di una gravità inaudita e dimostrano, ancora una volta, come la ‘ndrangheta sia sempre pericolosissima. Un tentativo di alzare il tiro e colpire il più prestigioso paladino alla lotta contro le mafie». Lo afferma, in una nota, il commissario regionale della Lega Giacomo Francesco Saccomanno che aggiunge: «La valenza del procuratore Gratteri è ormai riconosciuta in tutto il mondo per le sue coraggiose battaglie nei confronti dei clan e del traffico internazionale di stupefacenti. Sin dai primi anni, appena superato l’esame per essere immesso in magistratura, ha dato la sua vita per combattere, senza se e senza ma, la criminalità organizzata e qualsiasi altra condotta illecita, venendo a scoprire intrecci impensabili. Una vita blindata - prosegue -  che ha accettato con spirito di sacrificio avendo nel profondo del suo cuore questa indispensabile lotta, anche a livello internazionale, per la liberazione della Calabria e dell’intero mondo da un sistema di lobby di potere e di controllo illecito del territorio. Le importanti indagini, portate avanti con coraggio e dedizione, hanno, nel tempo, consentito di scoprire situazioni incredibili che hanno dimostrato di come le mafie si siano integrate con pezzi dello Stato e della politica. A Nicola Gratteri il più ampio sostegno, la più sentita solidarietà, il più pieno appoggio che non possono, però, limitarsi a sole affermazioni di rito, ma devono, invece, declinare poi in fatti concreti. La politica tutta deve interrogarsi su cosa stia succedendo e fornire al procuratore Gratteri tutti quegli strumenti necessari per poter portare avanti una battaglia di civiltà e giustizia che non può, assolutamente, arretrare di un solo millimetro. La Lega - conclude - ha sempre lottato per la legalità, è stata sempre accanto ai magistrati valorosi, ha sempre sostenuto coloro che hanno a cuore la liberazione della Nazione da condizionamenti criminali, lasciando agli altri i proclami sterili e senza costrutto. Sarà, pertanto, sempre accanto a Nicola Gratteri nella battaglia che sta portando avanti e che sono indispensabili per la Calabria e per l’Italia intera». 

Il presidente del Consiglio regionale Mancuso: «Sicuro che non si stia trascurando nulla per garantirgli protezione»

«Le notizie riportate dal Fatto Quotidiano circa le minacce rivolte dalla ‘ndrangheta al procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri destano forte preoccupazione». Lo dice il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso, che aggiunge: «Sicuro che non si stia trascurando nulla per garantirgli la massima protezione, esprimo la solidarietà mia e dell’Istituzione che rappresento ad un uno dei maggiori protagonisti del contrasto alla criminalità organizzata».

Pd Calabria: «Si svolgano gli opportuni approfondimenti su quanto accaduto»

«Desta profonda preoccupazione e inquietudine il nuovo allarme in ordine alla sicurezza del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, rimbalzato sui media nazionali e, adesso, oggetto di indagine da parte delle Istituzioni preposte». Si legge in una nota diffusa dal Partito Democratico della Calabria che «esprime la propria vicinanza al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, dopo la diffusione di notizie in ordine ad un possibile attentato a suo danno».

«Il Procuratore Gratteri senta la vicinanza di tutta la Comunità calabrese, per la quale si è speso senza sosta negli ultimi anni, delle Istituzioni e della politica che sono al suo fianco anche in questo difficile momento. Siano svolti tutti gli opportuni approfondimenti – la posizione del Pd della Calabria – e si mettano in atto tutte le necessarie precauzioni. Per il resto siamo certi che Gratteri proseguirà, come sempre ha fatto, il suo indispensabile lavoro per la Calabria e per il Paese»

Caligiuri (Fi): «Tutelare l’incolumità di chi lavora per sconfiggere uno dei mali della nostra terra»

«Quanto i nostri servizi di intelligence hanno fatto emergere riguardo a un piano per attentare alla vita del Procuratore Nicola Gratteri è preoccupante e agghiacciante. Esprimo la mia totale solidarietà al Procuratore Gratteri chiedendo maggiore protezione e ringrazio il comparto intelligence per il lavoro che ogni giorno svolge anche per tutelare l’incolumità di chi lavora per sconfiggere uno dei mali della nostra terra: la ‘ndrangheta». Lo afferma la senatrice di Forza Italia, Fulvia Michela Caligiuri.

Landini (Cgil): «Urge lotta continua e costante contro le mafie»

«A Nicola Gratteri esprimo la solidarietà e la vicinanza mia personale e di tutta la Cgil». Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo la notizia sul possibile attentato al procuratore di Catanzaro da parte delle cosche che fanno capo alla ndrangheta. «Da sempre - prosegue il leader della Cgil - portiamo avanti la battaglia di legalità contro le infiltrazioni mafiose che minano i rapporti sociali e producono sfruttamento. In molti processi di mafia ci siamo costituiti parte civile e continueremo a farlo per dare il nostro contributo alla ricerca della verità e alla giustizia».

«Le notizie che stanno arrivando in queste ore - aggiunge Landini – evidenziano la necessità e l'urgenza di una lotta continua e costante nei confronti della criminalità organizzata. Nella consapevolezza di quanto sia importante la risposta comune delle istituzioni, delle organizzazioni sociali, della società civile. Al procuratore Gratteri - conclude il segretario della Cgil – vanno i nostri ringraziamenti per il lavoro fin qui svolto e l’invito a continuare, perché abbiamo bisogno di persone come lui. Naturalmente la nostra vicinanza e i nostri ringraziamenti vanno anche a tutti gli operatori delle forze dell’ordine impiegati nella difficile attività di scorta e sorveglianza a difesa di chi opera per la giustizia».

Amalia Bruni: «Sgomento e preoccupazione»

«Ho appreso con sgomento e preoccupazione che un’organizzazione criminale stava progettando un attentato alla vita di Nicola Gratteri, magistrato integerrimo che da sempre col suo valore e le sue azioni è una spina nel fianco di tutte le cosche che su tutto il territorio calabrese operano con azioni criminali».

Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.

«Un esempio di come un servitore dello Stato – aggiunge Bruni - non abbassa mai la testa, serve le Istituzioni a qualunque costo. Nicola Gratteri, insieme a tantissimi altri, rappresenta la parte migliore della Calabria e lotta ogni giorno per debellare questa bellissima terra dal giogo della criminalità organizzata».

«Voglio esprimere la mia solidarietà personale – conclude - a lui e alla sua famiglia che sta vivendo ore drammatiche dopo aver saputo la notizia. Dobbiamo stringerci tutti intorno a lui e non mollare mai. Ognuno di noi deve continuare a fare la sua parte, solo così libereremo la nostra terra da questa piaga».

Sbarra: «Fatto grave e inquietante, solidarietà della Cisl a Gratteri»

«La notizia di un possibile attentato al procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri è un fatto grave ed inquietante. A Gratteri va tutta la solidarietà e la vicinanza della Cisl».

Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dopo la notizia sul possibile attentato al procuratore di Catanzaro da parte delle cosche che fanno capo alla 'ndrangheta.

«Non bisogna avere tentennamenti nella lotta alle mafie ed alla criminalità organizzata. La Cisl è in prima linea per sostenere il lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine nei territori denunciando ogni forma di illegalità. Non esiste sviluppo e lavoro senza una forte battaglia per la legalità, contro la corruzione e le infiltrazioni delle cosche nella vita pubblica».

Il presidente della Provincia di Crotone: «Ferma e netta condanna»

«Le nuove e preoccupanti minacce nei confronti del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, devono destare in tutti noi non solo un sentimento di vicinanza e di solidarietà nei confronti del magistrato, ma di ferma, chiara e netta condanna di un sistema che, attraverso la violenza ed il malaffare, vorrebbe tenere ancora in ostaggio la Calabria».

Lo afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari. «Ciascuno di noi, le istituzioni innanzitutto - aggiunge - è chiamato ad essere presidio di legalità nelle proprie comunità. E ognuno di noi, con azioni quotidiane e costanti, deve non solo dire 'no', ma dimostrare che un'altra Calabria è possibile e che i calabresi sono persone perbene».

«Al Procuratore Gratteri, a tutti gli operatori della giustizia ed alle forze dell'ordine - dice ancora Ferrari - devono arrivare il nostro sostegno, la nostra vicinanza e la nostra collaborazione. Insieme siamo più forti».

Nesci: «Garantire massima protezione a Gratteri»

«Totale solidarietà al Procuratore Nicola Gratteri. Va garantita la massima protezione ad una persona e magistrato che da anni lotta per contrastare la criminalità organizzata. La 'ndrangheta come tutte le associazioni mafiose vanno estirpate con ogni mezzo a nostra disposizione. Non dobbiamo mai abbassare la guardia». Così su Twitter la sottosegretaria per il Sud e la Coesione Territoriale, Dalila Nesci.

Bombardieri (Uil): «Solidarietà a Gratteri, è un simbolo»

«Esprimo a nome mio e di tutta la Uil sostegno e solidarietà al procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, simbolo, nel mondo, della lotta alla ndrangheta. Chi attacca Gratteri e il suo impegno contro l'illegalità e le infiltrazioni mafiose, attacca l'immagine migliore della Calabria».

Lo afferma il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. «È un uomo delle Istituzioni che, peraltro, è sempre stato vicino e attento al mondo del lavoro».

«La Uil, dunque, è al suo fianco anche in un momento come questo in cui sta prendendo piede la proposta di avviare tra le parti sociali, la Regione e il Governo nazionale una 'vertenza Calabria' - aggiunge Bombardieri - L'obiettivo è quello di puntare sulle forze sane e produttive del lavoro e della società civile per realizzare insieme un progetto di sviluppo di questa Regione, in un contesto nazionale ed europeo. La figura, il ruolo e l'impegno per la legalità di Gratteri rappresentano, anche a tal proposito, un punto di riferimento fondamentale e di enorme valore. Lo ringraziamo per il lavoro che svolge, insieme alle forze dell'ordine, baluardo della legalità nel nostro Paese».

Agostinelli: «Aumento della scorta a Gratteri è segno di presenza dello Stato»

Il presidente dell'Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, esprime la sua vicinanza, e quella dell'Ente da lui presieduto, al procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, in merito alla notizia che riferisce di una segnalazione proveniente dai servizi segreti di un Paese straniero che avrebbero intercettato una comunicazione in cui i clan della 'ndrangheta calabrese hanno manifestato l'intenzione di «fare saltare in aria» il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.

«Le misure di rafforzamento a tutela della sua incolumità - dichiara Agostinelli - e la relativa attività del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, finalizzate ad ottenere tutte le informazioni disponibili sul progetto di attentato al procuratore di Catanzaro, sono il segno tangibile della presenza costante dello Stato, fondamentale alla tutela del Procuratore e anche alla libertà di tutti i calabresi, che hanno la necessità di sentire vicine le Istituzioni in una terra in cui hanno scelto di vivere e lavorare».

Wanda Ferro (FdI): «La solidarietà a Gratteri si trasformi in impegno concreto in Parlamento»

«Le manifestazioni di solidarietà che da ogni settore della politica sono state rivolte al procuratore Nicola Gratteri, ancora una volta esposto alla grave minaccia di un attentato da parte della 'ndrangheta, non si limiti alle doverose parole di vicinanza, ma si trasformi in un impegno concreto in Parlamento nella lotta alle mafie». È quanto afferma il segretario della Commissione parlamentare antimafia on. Wanda Ferro.

«Il modo più efficace e credibile di sostenere il lavoro del procuratore Gratteri - prosegue il deputato di Fdi - è quello di sostenerne le coraggiose prese di posizione volte a rafforzare la risposta dello Stato alla criminalità organizzata. Finora abbiamo registrato soltanto un arretramento da parte dello Stato nel contrasto alle mafie, a partire dal tema dell’improcedibilità introdotto con la riforma Cartabia, che rischia di mandare al macero migliaia di processi, fino all’abolizione dell’ergastolo ostativo, che smantella l’impianto legislativo antimafia voluto da Giovanni Falcone. La notizia portata alla luce dall’Fbi di un nuovo progetto di attentato con un ordigno azionato da un telecomando - dopo il pericoloso tentativo sventato nel 2020 - dimostra che la criminalità organizzata vede nel lavoro del procuratore Gratteri un pericolo concreto. Per questo avrebbe avuto un importante valore anche simbolico che il plenum Csm avesse scelto di affidare ad un magistrato tanto esposto nella lotta alla criminalità organizzata, impegnato in indagini delicate e processi epocali e che gode della grande fiducia degli organismi investigativi nazionali e internazionali, il compito di guidare la Direzione nazionale antimafia, anche per dare un segnale di vicinanza istituzionale anziché di isolamento e di sostanziale delegittimazione del suo lavoro. Evidentemente il procuratore Gratteri ha pagato, per usare le parole del consigliere Ardita, la sua piena indipendenza dal potere politico e la sua estraneità alle patologie consolidate del sistema correntizio del governo della magistratura. Mi auguro che la vicinanza a Gratteri e la rinnovata sensibilità che le forze politiche stanno manifestando in queste ore verso la lotta alla mafia si trasformino in una reale scelta di campo».

de Magistris: «Cosa ha fatto lo Stato per sostenere Gratteri?»

«In questi giorni si è appreso di un nuovo progetto di attentato nei confronti del Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. Al di là delle ovvie dichiarazioni di vicinanza e solidarietà, anche da parte di esponenti della politica e delle istituzioni che sono tutt'altro che in prima linea nel contrasto alle mafie e alla corruzione, a parte quindi una certa ipocrisia di Stato, che cosa ha fatto lo Stato finora per sostenere e valorizzare il lavoro del Procuratore Gratteri?». Lo afferma Luigi de Magistris. «Non essere iscritto alle correnti della magistratura, non frequentare i salotti delle relazioni istituzionali e fare indagini contro borghesia mafiosa e massomafie non sono considerati meriti nei poteri dello Stato ma un pericolo per il Sistema», conclude l'ex sindaco di Napoli