Le dichiarazioni del procuratore di Catanzaro a margine di un'iniziativa alla quale ha partecipato a Perugia: «Della presenza della ndrangheta in Italia e anche in Umbria ne abbiamo contezza da almeno 20 anni»
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«Il Governo che ci ha da poco lasciato sul piano del contrasto alle mafie ma anche della velocizzazione del processi ha fatto macerie». Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri a margine di un'iniziativa alla quale ha partecipato a Perugia.
«Con quello di oggi vediamo le modifiche cosa ci porteranno ma in base ai rumors e a quello che si sta discutendo non mi pare ci sia la voglia di fare una grande rivoluzione nel contrastare le mafie, sempre nel rispetto della Costituzione» ha aggiunto. «Le forze dell'ordine e la magistratura sono sempre gli stessi - ha rilevato ancora Gratteri -, i Governi cambiano e passano. Ciascuno mette mano a seconda delle proprie visioni e sensibilità della vita e delle mafie».
«Della presenza della ndrangheta in Italia e anche in Umbria ne abbiamo contezza da almeno 20 anni», ha proseguito Gratteri. «In Umbria è una presenza a macchia di leopardo, anche di recente abbiamo fatto dei processi in Calabria che hanno riguardato in particolare il riciclaggio. Possiamo iniziare a parlare anche qui di radicamento della 'ndrangheta. Questa è una zona economicamente elevata rispetto al sud, dove è conveniente delinquere e dove è più facile monetizzare una ricchezza», ha concluso.