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“Malgrado gli arresti e i risultati con le sentenze definitive, dobbiamo migliorare”. Esordisce così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri intervenuto al convegno “Proposte normative in tema di lotta anche patrimoniale alla criminalità” organizzato a Roma insieme al Ministro della Giustizia Orlando.
“Sta accadendo che il prezzo della cocaina non diminuisce ma aumenta. Questo vuol dire – continua il Procuratore - che sta arrivando troppa cocaina in Italia e noi riusciamo a sequestrare non più del 10% di quella che arriva. Con questi soldi si sta comprando tutto ciò che è in vendita da Roma in su. Quindi non abbiamo idea quelle di quelle che sono le ricchezze immense delle mafie. E con questi soldi non stanno comprando soltanto alberghi, ristoranti, pizzerie. Se questa gente inizia a comprare pezzi di giornali o di televisione? Se questa gente inizia comprare e a manipolare il consenso e l'informazione? Questo è un grande pericolo per la democrazia e per la libertà. Libertà non è parlare oggi o gridare contro la mafia, la libertà è la possibilità per un commerciante e per un imprenditore di fare scelte economiche. Cosa fare oggi? Noi qui parliamo delle proposte di riforma della commissione che ho avuto l'onore di presiedere e di direttive, soprattutto quelle che prevedono di utilizzare in modo massiccio l'informatica, di abbattere i costi e quindi i tempi dei processi”.
“La grande sfida che ci aspetta - continua - è quella di essere credibili, abbiamo bisogno di consenso popolare. Dobbiamo dare risposte anche per i piccoli torti, non solo in modo ossessivo dedicarci alla lotta alla mafia. E lo dice uno che da 30 anni lotta contro l'ndrangheta. La mafia esiste perché ha consenso popolare e da risposte sociali, altrimenti non sarebbe così forte”.
Parlando del lavoro della sua commissione: “Dei piccoli pezzi si stanno discutendo e sono già passati alla Camera. Certo immaginavo, pensavo, sognavo che potesse passare molto di più. Però non disperiamo perché le nostre proposte di modifica sono ancora attuali quindi avremo la possibilità di proporle e di discuterle. Speriamo – aggiunge – si riesca a fare breccia in Parlamento. Visto che il lavoro è fruibile da tutti, qualsiasi parlamentare può proporlo perché si tratta di articolati di legge. Non è un racconto sullo stato della giustizia o sulla pericolosità delle mafie ma un articolato di legge pronto per chi vuole per essere presentato in Parlamento”.